Stage Internazionale 60 anni di Aikido in Italia – A 95 anni il leggendario Maestro giapponese Hiroshi Tada incanta Bologna – Si esibisce la Scuola Aikido di Finale, Tovo e Garlend

0
36

Ci siamo lasciati con la prima parte del resoconto dello Stage Internazionale – 60 anni di Aikido in Italia con l’Embukai dei bambini di sabato 2 novembre.

Dopo l’esibizione dei bambini è stata quindi la volta delle Embukai di alcuni Responsabili di dojo e settimi dan italiani, distribuiti in 12 diverse postazioni sul tatami, con gli uke dichiarati per l’esibizione:

  • per quanto riguarda la nostra Scuola Aikido, si sono esibiti nel secondo gruppo, tatami 2, proprio sotto la foto di O’ Sensei, il Maestro Roberto Vidimari 4° Dan, Responsabile del Dojo di Tovo San Giacomo e insegnante in quello di Finale Ligure. Il Maestro Roberto Vidimari ha voluto con se sul tatami due Ukè, entrambe cinture nere, donne, tra cui la Yudansha Silvia Puppo.
  • Nel terzo gruppo, tatami 12,proprio dinnanzi al pubblico, si è esibito, invece, il Maestro Giampaolo Cenisio 6° Dan, Responsabile dei Dojo di Finale Ligure e del Dojo di Garlenda. Il Maestro Giampaolo Cenisio come suoi Uke ha scelto invece due uomini, uno Yudansha e il suo allievo Nicolò Navonedecidendo di cominciare la sua esibizione con i kata di Jo (bastone).

Nella pratica dell’Aikido quello di Uke è un ruolo fondamentale. Il rapporto tra Tori e Uke costituisce e consente lo sviluppo della tecnica dell’Aikido. Simbolicamente Uke mette la sua vita nelle mani di Tori per permettergli di realizzare la tecnica, ma quello di Uke non è un ruolo passivo in quanto per poter ricevere, occorre prima poter dare e ciò che Uke deve dare a Tori è l’energia del proprio corpo, la sua flessibilità, l’esperienza, la comprensione di cosa Torì sta invitandolo a fare. Essere chiamato come Uke è quindi un atto di fiducia di Tori e rappresenta per ciascun Aikidoka sia un grande onere che un grande onore.

Terminate le Embukai dei Maestri italiani è stata la volta delle Embukai dei cinque Maestri della Direzione Didattica dell’Aikikai D’Italia e di quelle di alcuni Maestri della delegazione giapponese. Ognuno di questi Maestri e Maestre ha portato sul tatami il suo Aikido, mostrando tecniche diverse, talvolta con l’utilizzo del Jo o del Bokken, rispettivamente il bastone e la spada che si utilizzano nella pratica dell’Aikido, talvolta scegliendo di avere anche un numero più numeroso di Uke.

Alle 18.45 di sabato è giunto il momento più emozionante ed atteso da tutti noi: quello dell’Embukai del Maestro Hiroshi Tada 9° Dan Hombu Dojo Shihan, Direttore Didattico Emerito dell’Aikikai d’Italia e allievo diretto di O’ Sensei Ueshiba Morihei, il Maestro fondatore dell’Aikido.

A pochi giorni dai suoi 95 anni, li compirà il 14 dicembre, il Maestro Tada ha scelto quattro Uke e per cinque intensissimi minuti ha incantato e tenuto senza fiato tutti i presenti al Palasavena. Il momento più incredibile e intenso è stato quello in cui fra la sorpresa di tutti i praticanti, e lo stupore generale verso la fine della dimostrazione scendendo sulle ginocchia ha fatto volare sopra di se uno dei suoi Uke. facendoci venire i brividi per l’emozione generata da questo suo gesto, subito al Palasavena è risuonato dell’immenso “ooooooooooooh” di stupore dei presenti.

Dopo numerose altre tecniche il Maestro Tada ha terminato la sua Embukai, e con sorriso e gratitudine è uscito dal tatami ricevendo una vera e propria ovazione dalla folla. Tutti si sono alzati in piedi e un applauso interminabile ha fatto vibrare il Dojo per 10 minuti per quello che è il Sensei di tutti gli italiani, che, proveniente da una antica dinastia di samurai è tuttora la più grande leggenda vivente del mondo dell’Aikido ed uno dei più grandi artisti marziali di tutto il mondo. Ancor più sorprendente e profondamente illuminante per tutti noi, è che, a quasi un secolo di vita, il Maestro Tada Hiroshi oggi guarda al futuro. “La pratica della respirazione, della meditazione, dell’attività motoria dell’Aikido così come ce l’ha insegnata lui ci fa bene”, dice alle telecamere dei giornalisti il Maestro Alberto Conventi Presidente dell’Aikikai d’Italia. I prossimi obiettivi del Maestro Tada sono i suoi 100 e poi i suoi 120 anni e la sua pratica è una via luminosa nell’Arte Marziale da seguire anche nella propria vita.

Successivamente, alle ore 19.00, è arrivato il momento finale: l’Embukai dell’Hombu Dojo-Cho Mitsutero Ueshiba, pronipote di O’Sensei, il Maestro fondatore dell’aikido e il prossimo nella linea di successione ad essere destinato un giorno a diventare il quarto Doshu. Detto anche Waka Sensei, ovvero giovane Maestro, classe 1981, ha a sua volta un figlio che è già stato avviato alla pratica dell’Aikido sin da piccolo. Il Dojo-Cho nell’occasione dei festeggiamenti del 60ennale dell’Aikikai d’Italia ci ha regalato un’esibizione perfetta, esemplare della durata di quasi 12 minuti per la quale ha scelto tre Uke. La tranquillità e la pulizia con le quali ha eseguito in modo magistrale le tecniche ha conquistato e entusiasmato il Palasavena, che ha risposto con un energico applauso. Ha colpito inoltre tutti noi il profondo rispetto reciproco che vi è tra lui ed il Maestro Tada. Insieme rappresentano attualmente il presente, il futuro ed insieme la storia del mondo dell’Aikido, che in questi tre giorni si sono avvicendati sul tatami bolognese.

A conclusione della serata, il Presidente dell’Aikikai Alberto Conventi ha voluto omaggiare alcuni Maestri con un dono-ricordo di questo 60ennale e la segretaria dell’Associazione Sabrina Evangelista che insieme al suo Staff ha reso possibile l’organizzazione di un simile evento. Il ringraziamento va anche agli Hostess e ai traduttori, tra cui Yogi Watanabe, che ha anche tradotto dal giapponese in italiano il libro scritto dal Maestro Tada, intitolato “Vivere nell’Aikido”. Quindi dopo un po’ di tempo dedicato alle foto con vari Maestri e con l’Hombu Dojo-Cho, anche questo secondo giorno di stage è volto al termine.

Domenica 3 novembre la sveglia era di nuovo puntata presto al mattino: ci aspettava la seconda illuminante lezione di 1 ora e 30 del Maestro Tada di questo Stage. Sul tatami poi sono saliti la Maestra Donatella Lagorio e successivamente il Maestro Domenico Zucco, della Direzione Didattica dell’Aikikai D’italia, che per farci restare nella condizione di armonia creata sul tatami dal Maestro Tada ha proposto un Overtone. Essere parte di un Overtone di oltre 1000 persone è un’esperienza unica.

Alle 11.30 è quindi tornato sul tatami per l’ultima lezione di tutto lo stage l’Hombu Dojo-Cho Ueshiba Mitsutero che, ha voluto sottolineare l’importanza di non trascurare il lavoro sulle tecniche di base, “perché se le basi non sono solide non si può costruire qualcosa di solido sopra di esse”.

Al termine di quest’ultima lezione infine, il Maestro Tada, l’Hombu Dojo-Cho, e il Maestro Nomoto Jun ci hanno concesso il loro tempo, per le foto, mentre il Maestro Domenico Zucco ha convocato in un’area del tatami tutti i ragazzi Under 25 presenti per la realizzazione di un video. Ecco perché il nostro Nicolò manca nella foto finale.

Prima di concludere questo resoconto della nostra partecipazione al 60 anniversario dell’Aikido in italia ricordiamo anche gli altri partecipanti della Scuola Aikido della Polisportiva del Finale che vi hanno preso parte: oltre ai Maestri Giampaolo Cenisio e Roberto Vidimari, a Silvia Puppo, a Nicolò Navone e a Emma Vidimari, ricordiamo anche Popa Alexandro e Musso Vincenzo Guido dell’Aiki Dojo di Finale Ligure, e Brunengo Filippo e Gallici Ivan del Dojo Shin Gi Tai di Garlenda.

Torniamo quindi a casa da Bologna con rinnovata energia, nuova carica e nuovo slancio da infondere nella nostra pratica sperando il più possibile di riuscire a ricordare e mettere in partica gli insegnamenti ricevuti. Infine, ci complimentiamo e ringraziamo con tutto lo staff per l’organizzazione di un raduno a cui non potevamo assolutamente mancare.