Il coordinatore delle Nazionali giovanili Maurizio Viscidi a Zingonia

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Il coordinatore delle Nazionali giovanili Maurizio Viscidi il 14 dicembre  ha fatto visita al Centro Bortolotti di Zingonia, incontrando nella sala conferenze dell’Accademia Favini-Vedrai Lab i dirigenti e gli allenatori del settore giovanile dell’Atalanta. Durante l’incontro, durato un’ora e mezza, Viscidi ha affrontato varie tematiche relative alle metodologie di allenamento e alla crescita dei giovani calciatori, sottolineando poi come l’Atalanta sia il principale serbatoio per le nazionali giovanili: finora, infatti, sono stati 21 i convocati nerazzurri dall’U21 all’U15 nella stagione 23/24 (esclusi gli stage). “Mi fa doppiamente piacere essere qui, perché l’Atalanta è la società che ci dà il maggior numero di giocatori per tutte le selezioni azzurre e perché con Roberto Samaden c’è un grande rapporto di stima e collaborazione che va avanti da ormai più di venti anni”, le parole di Viscidi, che ha anche analizzato tematiche di natura tecnico-tattica. “Negli ultimi 25 metri di campo dobbiamo avere dei giocatori che con i dribbling, con le triangolazioni, con dei movimenti di tecnica importanti siano in grado di fare la differenza, perché è di questi giocatori che c’è sempre più bisogno. È un problema di metodologia, perché ci preoccupiamo sempre di come gioca la squadra, meno di come gioca il singolo. Nel settore giovanile noi dobbiamo formare dei giocatori. Spesso, invece, si allena la squadra per vincere le partite, anziché allenare i giocatori in funzione della squadra: è il giocatore il centro del progetto, questo è il concetto fondamentale e non dovremmo mai dimenticarlo”.