Luca Gotti : “Coverciano è un luogo di istruzione circolare”

0
189

Dopo la lezione di Andrea Stramaccioni gli allievi del corso UEFA A hanno potuto seguire nella mattinata del 28/11 un’altra docenza d’eccezione, quella tenuta dall’ex tecnico di Udinese e Spezia, Luca Gotti.
“Il mio percorso di formazione a Coverciano – ha commentato al termine – è stato lungo. Qui ho seguito sia il corso da allenatore UEFA A che quello UEFA Pro, ma ho frequentato anche il corso da preparatore atletico professionista. Coverciano per me non è stato solo un posto dove andare ad ascoltare altre persone, ma è stato anche casa, perché per due anni sono stato nello staff delle Nazionali giovanili. Coverciano è un posto unico, dove non c’è grande separazione tra docenti e allievi, ma dove è bello discutere di questioni calcistiche: tante volte il corso lo fai nelle interazioni con gli altri corsisti, a tavola alla sera o guardando le partite con i docenti. Coverciano è quella che possiamo definire un’istruzione circolare”. Oltre ai due corsi centrali da allenatore e a quello da preparatore atletico, Luca Gotti ha seguito negli ultimi mesi anche il programma executive in ‘Management del calcio’, organizzato dal Settore Tecnico in partnership con SDA Bocconi School of Management. Quindi la domanda sorge spontanea: cosa ha rappresentato per lei e suggerirebbe ai suoi colleghi di seguire questo corso, che partirà nuovamente il prossimo marzo? “Lo suggerirei alle persone che hanno apertura mentale. Non c’entra il grado di istruzione o il livello della professionalità, ma la curiosità; il cercare di voler mettere dentro di sé conoscenze che sono diverse da quelle trattate solitamente a Coverciano e che insistono più sul lato manageriale. Sono aspetti che si compenetrano e quando sei all’interno di una realtà calcistica, verifichi questo costante interscambio tra due mondi che sono attigui. E poi l’organizzazione del corso, in collaborazione con la Bocconi, è di altissima qualità”. Da giocatore Gotti in carriera ha militato 10 anni in 3 squadre venete dilettantistiche: Contarina, San Donà e infine Caerano.
Perno del reparto difensivo (prevalentemente come difensore centrale), nel 1993-1994 ha ottenuto con il suo San Donà la promozione in serie C2 sotto la guida dell’allenatore Ezio Glerean. È la prima volta che il giocatore veneto gioca in ambienti professionistici. Col San Donà è rimasto fino alla stagione successiva (1994-1995), conquistando i play off dal secondo posto e sfiorando la promozione nella serie più alta. Nel 1998 ha concluso col Caerano la sua carriera da calciatore, per poi iniziare quella da allenatore ai Giovanissimi del Milan.