L’Istituto di Medicina e Scienza dello Sport del CONI ha festeggiato 60 anni. Al Centro di Preparazione Olimpica dell’Acqua Acetosa il Presidente del Comitato Olimpico Nazionale Italiano Giovanni Malagò ha celebrato la ricorrenza dell’Istituto nato il 6 novembre del 1963 e oggi intitolato al Professor Antonio Venerando. Unica struttura sanitaria e scientifica del CONI sul territorio Nazionale, l’IMSS, diretto oggi da Giampiero Pastore, ha il compito istituzionale di tutelare lo stato di salute degli atleti d’élite, fornire alle Federazioni Sportive Nazionali le conoscenze scientifiche per il miglioramento delle prestazioni sportive in vista degli impegni olimpici e di alto livello e promuovere cultura sportiva volta al benessere dell’individuo.
“Sono particolarmente felice di avere con me l’ex presidente del CONI e membro onorario del CIO, Franco Carraro, il membro di Giunta Paolo Pizzo e il campione olimpico Elia Viviani”, ha dichiarato il Presidente Giovanni Malagò. “Qui all’Istituto c’è una lunga storia di uomini, medici, dirigenti sportivi: non soltanto io, ma tutti noi siamo profondamente grati. In questi ultimi anni si è aperta una nuova era di successo, prestigio, credibilità e ambizione”.
Nell’occasione del 60° compleanno dell’IMSS, la Biblioteca è stata intitolata alla dottoressa Barbara Di Giacinto, già direttore dell’Istituto di Medicina dello Sport, scomparsa lo scorso marzo all’età di 46 anni. “Sono davvero onorato di dedicare questa sala, cuore dell’Istituto, a Barbara Di Giacinto”, ha sottolineato Malagò. “Sono felice di avere qui con noi i genitori, il marito e i figli. Barbara ci guarda dall’alto e oggi sarà felice, questo resterà per l’eternità il suo luogo”. “Essere qui fa piacere, Barbara manca a tutti. Alle Olimpiade di Tokyo ho vissuto grandi emozioni, ricordo come lei gestiva ogni minimo particolare: oggi non c’è, ma sento la sua presenza”, ha dichiarato Elia Viviani.
“Con grande commozione ricordiamo tutti la professoressa Di Giacinto. I figli porteranno avanti la sua memoria”, ha osservato Franco Carraro. “Vorrei ricordare Giulio Onesti che ha voluto tutto questo, se siamo qui è grazie a lui. E ringrazio tutti coloro che si sono adoperati per questo Istituto: i grandissimi risultati ottenuti dai nostri atleti sono dovuti al ruolo dell’Istituto”.“La mia vita è legata al CONI, dodici Olimpiadi, lunghi periodi passati con la squadra azzurra. Le gioie superano i momenti duri e difficili, per questo ringrazio tutti”, ha dichiarato Giorgio Santilli, direttore dell’Istituto dal 1984 al 1996.
Al termine della cerimonia è stata scoperta la targa della Biblioteca dedicata alla professoressa Di Giacinto. “Barbara qui era a casa, per lei era una seconda famiglia. Era orgogliosa e fiera di far parte del mondo dello sport: a casa ci raccontava tutto, era molto concentrata sul lavoro. Fa piacere che abbia lasciato un segno così grande, tradotto in manifestazioni di affetto e riconoscenza”, ha dichiarato Vittorio, marito di Barbara Di Giacinto.
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