Il mondo ligure degli arbitri di calcio (oserei dire di tutto il movimento arbitrale, visto lo spessore del personaggio) piange la dipartita di Armando Brustia, 99 anni, da una decina nominato presidente onorario della sezione arbitri di Savona. A giugno, nel corso dei festeggiamenti per i 100 anni della sezione Aia di Savona, dove è stato per anni il super presidente, aveva ricevuto una targa in occasione dei suoi 75 anni di appartenenza all’associazione nazionale. Piemontese di Vercelli, Brustia, ex ispettore dell’Inps di Savona, era entrato a far parte dell’Associazione Italiana Arbitri il 1 dicembre del 1947 da vero pioniere. Aveva svolto le funzioni di direttore di gara fino al 1 luglio del 1959 quando, dopo tre stagioni alla Can IV serie, era transitato fuori quadro. Il primo settembre del 1973 Brustia era poi diventato arbitro benemerito. Brillante la sua carriera anche come osservatore arbitrale che lo ha portato fino in serie C dalla stagione ‘86/’87 all’89/’90. In questi anni ha dato un grande apporto anche alla vita associativa. Prima come consigliere e segretario della sezione di Savona, poi presidente dal ‘76/’77 all’87/’88. In seno al Comitato Regionale Ligure ha ricoperto la mansione di segretario dal ‘90/’91 al ‘98/’99. Commovente il ricordo di Rodolfo Mirri, attuale sindaco di Carcare, che è stato guardalinee in serie A. «Addio al mio Presidente. Armando Brustia è stato un assoluto protagonista della storia della sezione A.I.A. di Savona. Presidente dal 1976 al 1988, Armando prima che un grande arbitro di calcio è stato un grande uomo e un grande Presidente. Sono addolorato. Riposa in pace Caro Armando». Anche noi ci uniamo a questa accorata preghiera consci che ben difficilmente in questa società moderna si potranno trovare monumenti di vita sportiva di questo spessore.