Primavera 1 : Genoa 3-4 Torino

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Una rimonta rossoblù quasi completata su cui pesano gli errori nel primo tempo. Questo in sintesi il commento della gara di esordio dei grifoncini.
I ragazzi di Agostini sotto di quattro reti a causa dei molti errori difensivi (portiere non immune da colpe almeno su due situazioni) con una grande reazione nel finale di partita hanno sfiorato una clamorosa rimonta, ma la rete di Papadopoulos e la doppietta di Shakur non sono bastate.
Dopo la splendida e meritata promozione ottenuta nella passata stagione, il Genoa Primavera è tornato in campo nel pomeriggio di luned’ 28 agosto allo stadio “Chittolina” di Vado Ligure (grazie ai buoni rapporti con il patron Tarabotto), in occasione della prima giornata del campionato di Primavera 1. I rossoblù hanno sfidato il Torino di Curto, arrivato al secondo posto della scorsa Regular Season e sconfitto solo nella semifinale playoff dalla Fiorentina, prossima avversaria dei Grifoncini. In una giornata nuvolosa e spazzata da un forte vento sugli spalti che hanno visto finalmente una buona presenza di pubblico (più di 200 tifosi) tra cui segnaliamo Michele Sbravati, Responsabile del Settore giovanile rossoblù, Enrico Ascheri, Responsabile Scouting del settore giovanile, e Carlo Taldo, direttore sportivo della Primavera. Per quanto riguarda lo staff dirigenziale della prima squadra, presente Marcell Klos, assistant General Manager. Ecco le formazioni ufficiali :

GENOA (4-2-3-1): Calvani; Scaravilli, Algueche, Abdellaoui, Meconi; Rossi, Palella; Fini, Papadopoulos, Omar; Bornosuzov. A disposizione: Consiglio, Tosi, Romano, Ghirardello, Goncalinho, Barbini, Arboscello, Pittino, Papastylianou, Bosia, Pessolani. Allenatore: Agostini.

TORINO (4-3-3): Abati; Dembele, DellaValle, Rettore, Antolini; Savva, Silva, Ruszel; Ciammaglichella, Gabellini, Njie. A disposizione: Brezzo, Bianay, Mahari, Acar, Ansah, Padula, Longoni, Azevedo, Dalla Vecchia, Franzoni, Marchioro. Allenatore: Scurto.

Insomma chi si aspettava una prima partita stagionale entusiasmante e piena di emozioni da non perdere non è andato deluso. Agostini dovrà insistere a lavorare sui dettagli poichè in questo caso hanno fatto la differenza.