Compiti ed equilibri all’interno di uno staff

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Il tema è senz’altro di grande attualità ed interessa anche i non addetti ai lavori.‘L’allenatore analista’ è il titolo della tesi con cui Marco Scarpa si è abilitato a Coverciano (settembre 2022), come allenatore UEFA Pro, il massimo livello di formazione per un tecnico. Ed è nel sottotitolo della sua opera (‘Osservatore e Match Analyst’) che si può comprendere al meglio il tema del lavoro: la tesi di Marco Scarpa porta infatti a capire come le figure di uno staff tecnico possano lavorare al meglio per dare tutto il supporto necessario all’allenatore, senza invadere spazi di altri professionisti o dello stesso tecnico. Scarpa, da collaboratore tecnico, svolge anche attività di osservatore e match analyst all’interno dello staff azzurro e questo gli permette di esprimersi bene in materia.
“La linea di confine tra tutte queste figure è sempre più labile, e cercherò di spiegarne il perché. Gli allenatori stanno sempre al centro, indipendentemente dalla funzione che svolgono” scrive Scarpa all’inizio della sua opera. Il finale del lavoro sintetizza perfettamente tutto il pensiero dietro la tesi, lasciando sempre, al primo posto nella piramide gerarchica di uno staff, l’allenatore e le sue capacità comprensive del gioco: “I dati sono oggettivi, ma la scelta di quali analizzare spetta sempre agli allenatori. Chi scrive relazioni lo fa con la sua sensibilità, con la sua esperienza, alzando o abbassando i toni, aggettivando bene il discorso. Chi fa i video sceglie lui le migliori clip in base alla filosofia del suo allenatore e anche alla sua soggettività. Sarà sempre e comunque la mente dell’allenatore e degli allenatori a stabilire ciò che serve e ciò che non serve. Le macchine potranno supportare, ma mai sostituire l’allenatore, perché in definitiva il calcio rimane sempre arte”.