La determinazione dei valori del massimo consumo di ossigeno è da sempre un valore aggiunto per la determinazione oggettiva della resistenza del calciatore. In un recentissimo studio condotto dal ‘Laboratorio di Metodologia dell’allenamento e Biomeccanica applicata al calcio’ del Settore Tecnico FIGC è stata validata, in maniera alquanto sofisticata (studio di allenamento), la possibilità di valutare la massima potenza aerobica sfruttando una rappresentazione matematica delle variabili che la determinano: il rapporto tra la frequenza cardiaca massima e la frequenza cardiaca a riposo. I risultati di questa interessante ricerca pubblicati sulla prestigiosa rivista ‘European Journal of Applied Physiology’ ( https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/35301581/) hanno confermato la possibilità di stimare i valori individuali del VO 2 max una volta calcolata il rapporto tra la frequenza cardiaca massima ea riposo e moltiplicato questo valore per un risultante coefficiente di proporzionalità che prossimo a 15. Cliccando sul link https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC8929450/ è possibile scaricare l’articolo originale per avere maggiori dettagli sulla ricerca condotta dal ‘Laboratorio di metodologia dell’allenamento’ del Settore Tecnico insieme ai suoi partner – da tempo – di ricerca, ovvero il ‘Department of Sports Science and Clinical Biomechanics’ della University of Southern Denmark, (Odense, Danimarca) e il ‘Research Center in Sports Sciences, Health Sciences and Human Development’ dell’University di Maia, (Maia, Portogallo).
L’abstract della ricerca (in inglese)
Il massimo consumo di ossigeno (VO2max) è associato alla salute cardiovascolare e metabolica nella popolazione generale. Il metodo del rapporto della frequenza cardiaca (HR) (HRratio) è un metodo valido, facile e accessibile per stimare il VO2max in soggetti ben allenati. Questo studio ha esaminato la validità dell’utilizzo dell’HRratio per stimare il VO2max nei giocatori di calcio amatoriali negli stati non allenati e allenati. Sessantasei partecipanti (età 39,3 ± 5,8 anni) sono stati testati prima dell’allenamento e 28 dopo 12 settimane, per la valutazione del VO2max, correndo su un tapis roulant alternando incrementi di velocità (1 km h-1) e inclinazione (1%) ogni 30 s fino a esaurimento. La FC massima (FCmax) è stata valutata direttamente con un approccio multiplo e stimata con equazioni selezionate. La FC a riposo (HRrest) è stata misurata in posizione supina, dopo 15 minuti di riposo. Il metodo HRratio considera il prodotto del rapporto FCmax/HRrest per un fattore di proporzionalità teorico (15 ml kg-1 min-1, TPF) per stimare il VO2max. Questo fattore di proporzionalità specifico della popolazione (SPF) era di 14,6 ± 2,6 ml kg-1 min-1. Nello stato non allenato (n = 66), il VO2max effettivo dei partecipanti (41,3 ± 6,2 ml kg-1 min-1) era moderatamente inferiore (~ 2 ml kg-1 min-1) rispetto al VO2max stimato utilizzando il TPF. Una differenza non significativa (0,7 ml kg-1 min-1) è stata trovata quando il VO2max è stato stimato utilizzando l’SPF. Utilizzando le equazioni della FCmax e il TPF, è stata segnalata una piccola differenza non significativa (~ 1,5 ml kg-1 min-1) tra il VO2max effettivo e quello stimato. Nello stato allenato (n = 28), i valori VO2max stimati non erano significativamente diversi dal VO2max effettivo (44,2 ± 5,2 ml kg-1 min-1), con effetti di grandi dimensioni quando si considera TPF e FCmax stimata. I risultati di questo studio forniscono la prova dell’applicabilità di HRratio nella stima del VO2max nei giocatori di calcio amatoriali maschi adulti/di mezza età.
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