L’ Ortovero ha festeggiato i suoi primi vent’anni

In occasione della consegna della "Catena Incatricchiata" a Rafal Majka

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VILLANOVA D’ALBENGA- La consegna della “Catena Incatricchiata” al ciclista polacco Rafal Majka è stata l’occasione per il Circolo Sportivo Ortovero per festeggiare anche il ventesimo anniversario dalla sua fondazione: “Lo scorso anno- ci ha spiegato il presidente Maurizio Tarello- la nostra squadra compiva vent’anni. A causa del Covid non abbiamo potuto festeggiare adeguatamente la data. Ora la consegna a Majka del premio è stata l’occasione ideale per ritrovarci all’Hermitage di Villanova dove ci hanno raggiunto anche due dei nostri professionisti i liguri Oliviero Troja e Niccolò Bonifazio e due personaggi dal grande passato ciclistico Riccardo Magrini e Bruno Zanoni”.
Il premio è stato assegnato ad un grandissimo ciclista, Majka, che è stato protagonista dell’episodio agonistico maggiormente sfortunato della stagione. “Naturalmente nel ciclismo– prosegue Tarello, la società che ha ideato il premio- episodi ce ne sono tanti ad ogni stagione ed addirittura ne avvengono a decine a volte in una stessa gara. Il nostro riconoscimento va ogni anno a quello che a noi dell’Ortovero ha colpito di più e quest’anno abbiamo scelto quello occorso a Rafal al Giro di Francia, scalando il Mur de Peguere: un salto di catena che gli ha causato uno strappo muscolare. L’ incidente lo ha costretto il giorno successivo al ritiro dalla Grande Boucle”.
Il premio “Catena Incatricchiata” è stato istituito nel 2013: ogni anno premia l’atleta, o il personaggio del ciclismo che, secondo la giuria inappellabile del sodalizio organizzatore, il Circolo Sportivo Ortovero, ha vissuto l ‘episodio più sfortunato della stagione. Premia l’atleta che, per svariate ragioni, nel momento topico di qualcosa, incappa in un episodio sfortunato, in un incidente, in un episodio, che ne limiti o precluda il risultato: inoltre l’ambito in cui viene assegnato questo premio è prettamente ciclistico. Alla serata erano anche presenti anche, oltre ai ciclisti dell’Ortovero, il presidente provinciale della FCI Silvio Caviglia, il sindaco di Albenga e cicloamatore, Riccardo Tomatis, direttori sportivi, dirigenti di varie società ciclistiche, organizzatori, giornalisti, fotografi, direttori di corsa e le dodici atlele della squadra femminile dell’ Ortovero. “La cena sociale tradizionale dell’Ortovero- prosegue Tarello- è sempre una festa che riunisce non solo i ciclisti ed i sostenitori della squadra, ma anche i nostri amici ed i personaggi di spicco del mondo ciclistico nazionale che ci sostengono, primo fra tutti Riccardo Magrini, cui siamo grati dell’attenzione ed affetto che ci dimostra ogni anno”. Il Premio consiste in una “Catena Incatricchiata” (Campagnolo, Shimano o Sram) su tavolozza in legno, che reca il cognome dell’atleta vincitore e che viene riprodotta in un unico esemplare ed artigianalmente dal mitico artigiano albenganese Bruno Valdisserra.
“Il premio – spiega Tarello- non ha alcun valore venale, ma vuole essere un riconoscimento ed un risarcimento morale all’atleta che dopo immani fatiche e sacrifici ha dovuto invece fare i conti con la sfortuna. Nel corso della serata abbiamo anche premiato tutti i nostri ciclisti che si sono messi in luce durante la stagione agonistica. L’ Ortovero negli oltre vent’anni di corse ha collezionato più di cento vittorie, decine di titoli regionali e provinciali e vinto prestigiosi trofei messi in palio nelle principali Granfondo cui ha preso parte”.
I soci e gli amici della squadra ciclistica del Circolo Sportivo Ortovero, che conta più di cento iscritti, vivono questa festa in uno spirito di goliardia, allegria ed amicizia. Il premio è nato da un’idea del “capitano” Massimo Botti, e del commentatore televisivo ed ex professionista Riccardo Magrini (che ogni anno è presente alla consegna del premio) in seguito alla sua celebre frase con la quale, in diretta su Eurosport, durante la 15esima tappa del Tour de France 2010, descrisse l’incidente meccanico accaduto ad Andy Schleck durante un attacco sul Port de Bales, che gli costò la perdita della maglia gialla a favore di Alberto Contador. Questo l’Albo d’Oro del premio. 2013 Alessandro Ballan;
2014 Alessandro Petacchi; 2015 Oscar Gatto; 2016 Moreno Moser; 2017 Riccardo Magrini; 2018 Gianluca Brambilla e Claudio Pasqualin; 2019 Matteo Trentin; 2020 e 2021: non assegnato causa Covid; 2022: Rafal Majka.
CLAUDIO ALMANZI