Oggi la città delle torri perde un suo grande personaggio, poco conosciuto alle nuove generazioni e forse troppo dimenticato da chi è avanti negli anni. A 85 anni ci ha lasciati Leandro Caviglia, gregario quando il ciclismo si correva nelle strade polverose e gli italiani attendevano con trepidazione Coppi e Bartali. Lui ha corso con entrambi e ricordo ancora commosso l’abbraccio tra Leandro e Ginetta ciò in un ristorante di Albenga dove si celebrava la rinascita del Pedale Albenganese, storico sodalizio ciclistico. Fu il sindaco Angelo Viveri a muoversi in prima persona per la ricostruzione di quella società ed il ritorno del Trofeo Strazzi, classica per dilettanti. Di quel consiglio direttivo facevano parte anche Pinuccio Parodi e mio padre Mario Olivero che saranno già sicuramente a discutere in qualche angolo del cielo. Il Pedale Albenganese, con Leandro in prima linea, si mosse anche per convincere gli organizzatori della Milano-Sanremo a transitare per il nuovo ponte che tutti nel 1997 ammirarono con le suggestive immagini dall’elicottero.
Soave ti sia la terra