Il cambio del Mister è anti producente

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Quando le cose vanno male e la classifica piange la colpa è sempre e solo dell’ allenatore. Ma chi l’ha detto e dove è scritto ? I presidenti delle società credono di dare uno scossone alla squadra cambiando la panchina, e quindi, addossando ogni responsabilità al mister che, quasi sempre, difficilmente centra. Ovviamente effettuare questo cambio non è economico , dal momento che la società dovrà pagare due allenatori ed in un momento in cui i soldi mancano anche ai grossi club, anche i responsabili dovrebbero rifletterci molto bene prima di fare certi passi. Anche perchè, i risultati negati a volte dipendono anche dal’ acquisto o dalle vendite sbagliate di  una certa rosa di giocatori o non esser stati in grado di rafforzare la propria squadra , non sempre idonea per i campionati che stanno partecipando. I miracoli non li fa nessuno e tanto meno gli allenatori , in compenso a pagar dazio son sempre loro. Nei contratti che si stipulano con i giocatori dovrebbe esserci una clausola che obbliga ad ottenere un certo numero di punti in classifica ,in caso di mancanza del risultato ,la società può diminuire il compenso al giocatore, che con i soldi che guadagnano di certo la differenza non la sentirebbero neanche, ma almeno avrebbero una motivazioni in più a dar il meglio, sapendo che il soldo fa gola a tutti.  Va anche detto che certe squadre di seria A , neo promesse della seria B, non sono assolutamente in grado di competere nel massimo campionato. Non sarebbe meglio a questo punto rimanere in serie B se certi componenti hanno dei limiti ? Senza entrare nel dettaglio, ma tutti sappiamo i recenti cambi della guardia in molte panchine della seria A non hanno modificato nulla, se non peggiorato la situazione. Quindi cambiare allenatore spesso e un pagliati che non serve a niente , prima di prendere questa decisione bisognerebbe analizzare con molta cura certe decisioni.