Il Vado sempre più targato Aperi si è iscritto d’ufficio al girone A1

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Ci voleva il blitz di Bra per spaccare ad una giornata dal termine dell’andata il campionato dei rossoblù in due. Se sino a domenica il destino dei Solari boys sembrava dover ancora consolidarsi (così come la classifica) dopo l’acuto in terra piemontese contro il Bra (si è trattato di un bis, dopo la Coppa) in attesa degli esiti del turno infrasettimanale di merc. 22 con la quart’ultima RG Ticino, il gruppone delle 20 partecipanti si è definitivamente diviso in due tronconi, con le prime undici a giocarsi i play off ( anche se il vertice oramai parrebbe aggiudicato al Novara) e le ultime 9 a lottare per salvarsi. Troppo netta al giro di boa la differenza strutturale, tra chi investe soldoni e chi valorizzando i giovani spera nel miracolo tenendo d’occhio i bilanci. Completati i recuperi in stand by i vadesi potrebbero anche perdere l’attuale ottimo settimo posto in coabitazione con il PDHA, ma rimane del tutto evidente di come i giochi e gli eventuali obiettivi siano di fatto cambiati. Adesso che la difesa è affidabile (guarda caso avevo posto con insistenza la questione) e il centrocampo tiene (guarda caso avevo posto il problema del filtro e del numero di mediana abbinato al modulo scelto) ciò che impedisce di sognare in grande è l’attacco, dove a fronte del solito match winner etneo giunto in doppia cifra, bisognerà trovare una soluzione ai goals mancanti (Capra, ad esempio, nonostante la serpentina magica del “Bravi”, peraltro non adeguatamente contrapposta, ha un solo gol all’attivo che risale addirittura all’esordio, e non segna da ben 16 gare) per cui nella speranza di recuperare al più presto il leader Lobosco, servirebbe un bomber, della portata per intenderci di quel tale Virdis che con l’Asti continua a regalare centri (è giunto a sette, nove con la Coppa) e spettacolo. Se non avviene il salto di qualità in questo reparto i sogni di gloria lasceranno presto il posto all’ennesimo fallimento, perchè sia chiaro che la salvezza è ormai certa ( era preventivabile in automatico) e che ora devono essere i play out la priorità. Voglio rimanere nello spirito del Natale (solo per adesso) e pertanto mi riservo un report più dettagliato al termine del girone A 2. In tempo di pace bisogna far ricorso alla “benevolenza” (frase di Winston Churchill) , “foresti” inclusi, anche quelli che sbragiano e quelli con un ego più grande della loro macchina.