Gli Europei senza…

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Spetta dunque alla Nazionale Italiana di calcio sollevare gli animi depressi di un Paese sfibrato dalla pandemia. Ai Campionati Europei che iniziano stasera allo Stadio Olimpico di Roma con Turchia-Italia il compito di farci tornare a sorridere e a capire che, arrivati in cima alla salita, si vede nuovamente un panorama fantastico, con il mare che solleva i nostri cuori. Ripartiamo dunque e se Europei e poi Olimpiadi ci rifaranno nuovamente la voglia di vivere ringraziamo ancora una volta il mondo dello sport, spesso migliore di tante medicine. Ma, pur guardando con ottimismo al nostro domani, non possiamo dimenticare che questi, per molti di noi, saranno “gli Europei senza” perché tante persone care ci hanno lasciato in questi cinque anni, e non soltanto per Covid. Personalmente saranno i primi Europei senza mio padre che mi avvicino’ al calcio quando avevo 5 anni, con i primi pianti per la sconfitta contro la Corea. Poi, solo pensando ai miei amici, saranno gli Europei dove il vecchio Luca sarà da solo davanti alla tv dopo tanti eventi vissuti con i suoi amici, tra una partita di carte ed un bicchiere di bianco. E un pensiero grande va ad un grande vecchio, detto il Calamaro, che ad ogni Europeo o Mondiale si faceva inviare dalla figlia Anna degli sms dove erano indicati tutti gli orari delle partite. Ecco, per loro, questa sera dovremo seguire la nostra Nazionale e magari piangere a dirotto durante l’inno di Mameli  ( ma anche quello turco tocca le corde delle emozioni.. ). E poi, con qualche brivido, ricordarci che l ‘Europeo terminerà l’11 luglio, data che nel 1982 coincise con la vittoria ai Mondiali dei ragazzi di Bearzot. E anche allora quell’evento tolse un Paese dalla depressione, dal virus del terrorismo che ti imponeva il coprifuoco alla sera, perché si aveva paura di uscire. E  dunque Forza Azzurri e se magari vi capiterà di sbagliare un calcio di rigore, non preoccupatevi: non e’ da questi particolari che si giudica un giocatore.