Un obiettivo senza un piano è solo un desiderio

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Mi avvalgo del talento letterario di Antoine de Saint-Exupéry, il saggio autore de “Il Piccolo Principe”, per fare luce sull’ennesima disfatta gestionale/sportiva  del Vado targato Tarabotto.Nella settimana che ha visto il Patron (una new entry come icona pop) essere vittima del dileggio della Gialappa (tramite un video trappola divenuto virale sul web) vorrei riportare pi seriamente l’attenzione sull’analisi tecnica di questa stagione che sommata alle altre precedenti sancisce, qualora ve ne fosse bisogno, l’ennesimo flop reso ancor più grave in questa circostanza dall’imponente investimento economico costato lacrime e sangue. Ricapitolando, l’approdo in serie D del Vado ha regalato 2 retrocessioni consecutive (con mister Luca Tarabotto, ora vice presidente e Direttore) seguite da altrettanti ripescaggi, un salvataggio all’ultimo turno (con mister Solari), un quarto posto a ben 25 punti dalla sorpresa Sestri Levante (con mister Didu), un quarto posto ex aequo a 14 punti dall’Alcione (con mister Cottafava). Nelle ultime 2 stagioni 2 play off vinti per onor di firma contro compagini imbottite di Under e senza alcuna velleità. Ora in questo 2024/25 dall’avvento di mister Boisfer (ricordando i vari Mancini, Grossi, De Lucia, tanto per rendere l’idea del travaglio) due pareggi con società come Imperia e Sanremese in lotta per una tranquilla salvezza e la bruciante sconfitta in quel di Varese, avvenuta in campo e fuori : 2 punti in tre gare che hanno definitivamente fatto abbandonare ogni sogno di gloria. E sì! Perché come riportato nel titolo dell’articolo :” Un obiettivo senza un piano è solo un desiderio!” E tale rimarrà, ancora una volta. Intanto un richiamo va al super match. Nel momento più difficile della sua stagione il Varese si è aggrappato a capitan Vitofrancesco un vero giocatore-maglia che non ha deluso (sulla questione dei capitani “uomini veri” potremmo aprire un capitolo) : punizione perfetta all’81’(una pennellata da palla inattiva per un gol da fermo che mancava da troppo tempo) e poi la festa.per il secondo posto. Dopo il turno di riposo del 16 marzo per il Torneo di Viareggio, i biancorossi torneranno in campo proprio a Romentino per un altro big match. Fa specie l’amarezza del  neo tecnico Rodrigue Boisfer: “Abbiamo preso un gol su una punizione con la barriera che è stata messa troppo lontana dalla battuta ma dopo aver lungamente protestato l’arbitro ci ha detto che preferiva lasciarla così lontana. Spiace perché è stato un match combattuto ma ho visto falli fischiati a favore del Varese che, a parti invertite, non sono stati sanzionati. Partite del genere vengono decise dagli episodi, ma se ti fischiano contro…“. Ecco continuando così non se ne potrà mai venire a capo.Vittimismo, fantomatici complotti, disegni del “palazzo”. Congetture che impediscono di vedere la verità. Il Piccolo Principe da me chiamato in causa è proprio la metafora opposta a questo stato di cose : rappresenta infatti quello sguardo infantile sul mondo che permette di vedere tutte queste preoccupazioni umane del tutto senza senso, perché allontano gli uomini dal senso più intimo delle cose e dei rapporti tra le persone. Caro Presidente, se ne faccia una ragione. Non invalidi quanto ha fatto di buono per il Vado e per l’intera comunità. Due sintetici (Dagnino e Chittolina) altrimenti irrealizzabili. Restyling strutturali ed impiantistici. Calcio che conta sotto le torri dell’Enel. Ma occorre un PIano! E senza competenza, conoscenza ed esperienza, si rischia di vanificare il tutto. Se è sempre sulle tracce di quel male oscuro impedente a cui spesso ha fatto riferimento non lo cerchi nella Figc, negli arbitri, nelle potenti squadre avversarie, nei tifosi irriconoscenti, nel fato : le consiglio invece di guardarsi meglio in giro!