L’ennesima disfatta preannunciata si è concretizzata sotto i colpi (e nemmeno tutti andati a segno) di una Cairese mai doma e sempre pericolosa, che ha messo in luce (qualora ve ne fosse ancora bisogno) i limiti difensivi del Vado ingigantiti dalle scelte scellerate e dalla disposizione tattica adottata da mister Cottafava (che i più danno oramai giunto al capolinea di un rapporto che non si è mai tramutato in vero amore). La resa, diventata pubblica dopo le esternazioni del Patron a fine gara, ha prodromi che partono da lontano e che solo nelle ultime tre partite casalinghe (1 punto sui 9 fruibili) hanno raggiunto la cima dell’iceberg, Cambio di guida tecnica, cambio di giocatori, cambio di direzione sportiva, hanno prodotto quel terzo posto che al momento è nettamente sotto le aspettative vista l’entità dell’investimento messo generosamente a disposizione dal presidente Franco Tarabotto. Giustificare (o perlomeno tentare di farlo) il flop, con le assenze per infortunio (ci riferiamo ad una rosa spaziale composta da 26 giocatori di qualità) è accolto dagli addetti col beneficio d’inventario.Piangersi addosso dopo aver proclamato sfracelli diviene la specialità in voga negli degli staff via via allestiti da chi non ha la competenza per farlo (il rimando è al titolo dell’articolo). Non credo che nemmeno l’accorato appello alla riscossa di capitan Edo Capra serva più di tanto. Nel mentre la matematica lascia ancora qualche barlume di speranza è il “campo” che sta decretando il verdetto.L’ancora da issare a cui ho alluso nel titolo è di tipo culturale, mentale e organizzativo, altro che serie C. Non fosse per i tanti e tanti soldi che tengono a galla un veliero che fa acqua da tutte le parti si sarebbe già sprofondati. In termini di risultato maturato il gol di scarto fa ritenere che il clima derby lo abbia prodotto, mentre in termini di “ambiente” i gialloblù di Boveri, per attaccamento ai colori sociali, per tifoseria, per identificazione con la città, seppur matricole hanno vinto per 3 a 0. Ora nel turno infrasettimanale si va mercoledì a Gozzano. Una trasferta ostica con i locali in serie positiva e a -5 di distanza, Cerchiamo di avere più equilibrio tra i reparti, di premiare i calciatori abituati ad affrontare match severi, di mettere Alfiero, Vita e gli altri attaccanti nelle condizioni ideali, di evitare duelli impari, di non ridurre la comparsa l’ex leader dell’Albenga Venneri, di utilizzare il Casazza orgogliosamente rossoblù.