Antonio Marcolini

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Lo chiamavano il “re di Cairo”, perché portò la Cairese ad entrare a far parte del mondo professionistico.

Nato a Verona nel 1950, all’età di diciassette anni, attira l’interesse del Savona che all’epoca militava in serie B. Presto passò dalla primavera del club biancoblù alla prima squadra giocando due stagioni in Serie C.

La sua attività continuò, dopo aver lasciato il Savona, in club prestigiosi come il Bari, l’Alessandria, il Grosseto e la Triestina.

Poi il rientro nel suo Savona che non lo aveva mai dimenticato.

Nel 1980 Antonio gioca ancora in prima categoria nella Cairese, segnando 34 reti e risultando il miglior realizzatore del campionato e di seguito nel 1881 segnando 18 reti e vincendo con la squadra la promozione per fare il grande salto nel campionato interregionale.

Lasciato Cairo Montenotte, Marcolini giocò ancora due stagioni nell’Albenga e nella Carcarese lasciando poi lo sport attivo a causa dell’età e per alcuni problemi fisici dovuti al logorio subito durante la sua lunga e brillantissima carriera.

Anche il figlio Michele, nato nel 1975, diventerà giocatore di classe e di grande talento.

Un vero e grande esempio di coerenza sportiva, di spirito di sacrificio e di abnegazione, elementi che lo avevano portato ad avere sempre l’incondizionata stima e fiducia da parte dei compagni di squadra, dei suoi allenatori e dei dirigenti.

Ma a rimpiangere Antonio Marcolini non sono soltanto gli sportivi cairesi ma tutto lo sport savonese e tutti coloro che hanno avuto il privilegio di frequentarlo come uomo e come atleta per le sue indiscusse qualità tecniche ed umane, un modello che i giovani calciatori e, non solo loro, devono seguire per come Antonio ha saputo interpretare i veri valori dello Sport.