Walking Football

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Giovedì 19 dicembre, nel Centro Tecnico Federale di Coverciano, è stato realizzato un appuntamento dedicato al Walking Football, il cosiddetto Calcio camminato, a cui è stata dedicata un’intensa giornata di studio e approfondimenti organizzata dall’AIAC (l’Associazione Italiana Allenatori Calcio) e dalla Divisione Calcio Paralimpico e Sperimentale della FIGC, in collaborazione con la UEFA. L’evento è stato aperto in mattinata da due prestigiosi interventi istituzionali, del presidente FIGC Gabriele Gravina e del presidente AIAC Renzo Ulivieri. Sono seguiti i contributi dell’UEFA, rappresentata da Josephine Thury (Social and Environmental Sustainability Coordinator) e Les Howie (UEFA Grassroots). La UEFA ha inserito il Walking Football nel suo programma di Sostenibilità, che si chiuderà nel 2030, considerandolo come parte integrante della Policy su Salute e Benessere. A chiudere il ‘panel’ mattutino,  nell’Aula Magna del CTF, gli interventi della psicologa e psicoterapeuta Eleonora Ceccarelli, del docente del Settore Tecnico FIGC Carlo Castagna, dell’ideatore del Walking Football, John Croot, e di due allenatrici e giocatrici di Calcio camminato, Elena Proserpio Marchetti e Patrizia Sberti. Nel pomeriggio, sul campo intitolato a Enzo Bearzot, spazio per una dimostrazione tecnica, con squadre maschili, femminili e miste. Il Walking Football è una versione del gioco del calcio le cui regole sono state modificate per promuovere la salute e la sicurezza di chi lo pratica. E anche se può essere giocato da chiunque, è uno sport perfetto per le persone anziane e con difficoltà motorie che, indipendentemente dal livello di forma o di condizione fisica, vogliono svolgere un’attività fisica, di intensità moderata, che li mantenga attivi. Il ‘WF’ si gioca su campi di dimensioni ridotte, in genere come quelli da calcio a 5, con porte che non devono superare i 2m in altezza e i 4 m in larghezza. Le squadre sono composte da 6 giocatori (5 di movimento e un portiere) e si può praticare sia all’aperto, sia in strutture al chiuso, su superfici in erba naturale o artificiale, oppure all’interno di palestre. Il tempo di gioco è variabile, dai 15’ ai 25’ per tempo, per due tempi.
Queste le 7 regole base.

1 – Niente corsa. Non è consentito correre con o senza palla. I giocatori devono camminare e avere sempre un piede a terra.
2 – Niente contatti. Non sono consentiti contatti e contrasti fisici, al fine di ridurre pericoli di infortunio.
3 – Niente fuorigioco. Per semplificare il gioco non è applicata la regola del fuorigioco
4 – Niente colpi di testa. Sempre in funzione di sicurezza.
5 – Calci di punizione indiretti. Tutti i calci di punizione sono indiretti e l’avversario deve stare a 3 metri di distanza.
6 – Limiti nell’altezza del gioco. Il pallone in gioco non deve superare l’altezza della traversa.
7 – L’area di porta è di esclusiva pertinenza del portiere. Non è ammesso l’ingresso di attaccanti né difensori (in quest’ultimo caso, viene fischiato un calcio di rigore).

Queste regole poi si accompagnano ad alcuni principi.

1 – Inclusività, senza limiti di età e di genere;
2 – sicurezza;
3 – socialità;
4 – flessibilità logistiche;
5 – fair play.