Complicarsi la vita è forse lo sport preferito del Tarabotto Group. Mai però come nel caso che sto per descrivervi la cura alla mancata e doverosa prevenzione si sta rivelando efficace. Lo start con la scommessa persa sull’esordiente De Lucia (diamogli tempo di maturare per gradi) per il secondo anno consecutivo ha obbligato ad un intervento di riparazione in corsa. Del resto affidare un investimento economico così imponente nelle mani di un allenatore neofita nella categoria è da subito sembrato un azzardo (Mancini docet non è servito). Il passaggio all’usato sicuro ha portato senz’altro degli innegabili miglioramenti. Il mister Cottafava, non dimentichiamolo vincitore dei play, meritava la riconferma, una scelta che avrebbe permesso alla società di finalmente pianificare e programmare un progetto di crescita basato sull’assestamento e consolidamento di una guida tecnica per almeno un bi/triennio.La riprova è nella continuità di risultati positivi che i rossoblù stanno inanellando dal suo avvento. Certamente il 3 a 0 maturato ai danni del troppo modesto Borgaro Nobis 3-0 (4′, 17′ Alfiero, 84′ Vita) non rappresenta per spessore tecnico la prova ideale, ma a coronamento della rincorsa alla quadra giusta un altro decisivo passo in avanti è stato fatto pescando a livello di mercato una pedina, Pisanu, che per ruolo e personalità potrebbe chiudere il cerchio dal punto di vista tattico. Visto che Edo Capra aspira a giocare dietro le due punte (ottimo il loro rendimento in accoppiata) nei tre di centrocampo, anche come predisposizione all’interdizione, il neo acquisto ex Albenga offre garanzie maggiori al tandem Lora-Gagliardi francamente sottotono e distanti dalla condizione (anche psicologico/motivazionale) ottimale. Parrebbe che si sia sulla buona strada per aspirare con più autorevolezza al primato. Rimane qualche dubbio sul rendimento in trasferta e pertanto varrebbe la pena di ricercare ancora un forte difensore: un sacrificio che se affrontato innalzerebbe le quotazioni dell’intero gruppo. Mi si pone l’obbligo a questo punto introdurre alcuni fondamentali “se”. Se il Bra dovesse deflettere dalla sua corsa in solitario come a giudicare dalle ultime prestazioni fornite si intuisce; se il Città di Varese non risolverà il problema della sterilità offensiva ricorrendo a dicembre nel tesseramento di un forte e prolifico attaccante; se l’altra lombarda (per me è da quel territorio che giungono le insidie maggiori), il NovaRomentin fresco dell’affermazione sul Ligorna, dovesse dimostrarsi non così ambiziosa, ecco che il Vado vedrebbe aumentare le sue chances. Mi rendo conto dei tanti “se” ma d’altronde dubitare è alla base del pensiero sopra le righe. Buon vento quindi al galeone vadese dalla doppia sfida (Coppa e Campionato) con il Saluzzo ne capiremo di più. Concludo in crescendo la mia disamina scomodando nientemeno che Johann Wolfgang Goethe: ” Chi sbaglia la prima asola non si corregge abbottonandosi”.