Sport e Salute e il Ministro Abodi incontrano la commissione Sport della Conferenza delle Regioni

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Il Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi ha incontrato mercoledì 6/10 la Commissione Sport della Conferenza delle Regioni e Province Autonome.
L’appuntamento con i rappresentanti e i delegati allo sport delle Regioni italiane è stato utile per presentare ed illustrare le diverse azioni che il Governo pone in essere a sostegno dell’attività sportiva e fisica su tutto il territorio nazionale. Insieme al Ministro Abodi, hanno partecipato il Presidente e l’Amministratore Delegato di Sport e Salute, Marco Mezzaroma e Diego Nepi Molineris, e il Presidente dell’Istituto per il Credito Sportivo e Culturale, Beniamino Quintieri.
La collaborazione strutturale, sistemica e sistematica con le Regioni e gli enti locali è la chiave per servire, al di là delle appartenenze ideali, l’interesse comune, il bene comune. Quello che stiamo facendo come Governo nazionale è quello di affiancare l’impegno dei territori provando, anche nell’ambito della gestione delle risorse pubbliche, di metterle a sistema piuttosto che parcellizzarle. Come sappiamo lo sport è materia concorrente e oltre la logica di co-progettazione e co-programmazione, dobbiamo puntare al cofinanziamento che vuol dire concorrere al perseguimento degli obiettivi e dare così un senso all’essere materia concorrente, non nella concorrenza tra le istituzioni, ma per concorrere alla diffusione dello sport, che non è soltanto vittoria di medaglie ma è pratica diffusa: lo sport per tutti e di tutti” ha dichiarato il Ministro Andrea Abodi. Sport e Salute, rappresentata al tavolo dal Presidente Marco Mezzaroma e dall’Amministratore delegato Diego Nepi Molineris, ha illustrato alle Regioni italiane l’ampio ventaglio di servizi che la società offre, le azioni a supporto della promozione dell’attività sportiva nei vari territori, riservando un focus particolare al Censimento Nazionale degli impianti sportivi. Si tratta di uno strumento sul quale è già in corso un’intensa collaborazione con i territori (oltre 2900 i Comuni che hanno già censito e comunicato i dati dei propri impianti, ndr) e che, al termine della raccolta ed aggiornamento dei dati, permetterà di avere una mappatura dettagliata dell’offerta di impiantistica sportiva nel Paese.
“Il censimento – ha sottolineato Marco Mezzaroma, Presidente di Sport e Salute – è uno strumento fondamentale per la pianificazione delle politiche di promozione e di sviluppo dello sport, perché permette di avere una fotografia nitida dell’esistente, grazie alla quale sviluppare un Piano regolatore nazionale dell’impiantistica sportiva e quindi prevedere azioni e investimenti sulla base delle reali esigenze di ogni singolo territorio”.
Lo sport genera grandissima domanda – ha aggiunto poi l’Amministratore delegato Diego Nepi Molineris -. Oggi però in Italia scarseggia l’offerta, perché si è pianificato solo due volte: per i Giochi Olimpici di Roma1960 e per i Mondiali di calcio del 1990. Il censimento oggi è la base per una nuova era dell’impiantistica capace di rispondere alla voglia di sport. Da parte nostra possiamo rappresentare per le Regioni e per gli enti locali un valore aggiunto che possa permettere a tutti i cittadini, dai più giovani sino agli over 65, di poter praticare lo sport che più li attrae e di fare attività fisica in luoghi che rispecchiano le loro attese”.