Valentino Persenda, grande Capitano del Savona Calcio

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Valentino Persenda nasce a Savona l’8 luglio 1936. Il suo esordio nel Savona Calcio, dopo gli inizi della “Stella Rossa” di Vadone con il fratello Mino, avvenne nel 1955.  È stato senza ombra di dubbio il “Capitano per Sempre” della rinascita del Savona Calcio, con il ritorno nel 1950 in Serie “C” sino alla risalita della serie nazionale “B”. Valentino Persenda (“Roccia”, per i tifosi del Savona), di ruolo terzino sinistro, tutt’oggi è sinonimo di grinta, volontà di ferro e di incredibile attaccamento ai colori biancoblù del Savona. Protagonista di epiche battaglie marcando campioni come Gigi Riva, Menichelli e Francesconi. Nel campionato serie “B” 1966-1967 segnò anche una rete a Padova dove il Savona pareggiò per 1-1 dopo aver subito il gol di Brigon. Valentino ha sempre vissuto le sue vicende sportive accanto ai suoi tifosi che stravedevano per lui: nel campionato 1965-1966 dopo aver battuto per 4-0 l’Entella, a Chiavari, anziché fare rientro a Savona con il pullman della squadra, rientrò a Savona con il treno speciale dei supporters, acclamato al suo arrivo alla stazione Letimbro come un divo. Al termine del suddetto vincente campionato, Valentino organizzò niente meno che un pellegrinaggio al Santuario di Vicoforte Mondovì, costringendo i suoi compagni di squadra a sobbarcarsi 70 km di cammino. Grande stima ed intesa perfetta ebbe con il “Presidentissimo” comm. Stefano Del Buono e con il suo allenatore Felice Pelizzari. Con il Savona Valentino ha annoverato ben 317 presenze: l’ultima sua prestazione nel campionato serie “B” purtroppo fu quella a Catania che sanzionò il ritorno del Savona in Serie “C”. Del Savona è stato anche allenatore per alcuni anni dopo un’esperienza nella Torres in Sardegna. Per lui la maglia biancoblù fu veramente la sua seconda pelle. Intendeva il calcio in maniera molto diversa da come accade oggi, con un amore e uno spirito di sacrificio meravigliosi. In quei bellissimi anni Valentino era il Savona e il Savona era Valentino, e per questo il suo ricordo è, e resterà indelebile nella memoria dei tifosi biancoblù. Se lo merita davvero tutto.