Francesco Bedini, arbitro alle Olimpiadi di Sidney 2000

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Francesco Bedini per tutti “Chicco”, ha dedicato la sua vita interamente allo sport, avvicinandosi inizialmente al mondo della pallavolo dove per anni fu allenatore della squadra dei Vigili del Fuoco di Savona che partecipò a molti campionati regionali e interregionali in 1a Divisione e serie “C”.

Francesco Bedini fu tra coloro che creò la società “Pallavolo Savonese” la cui presidenza venne affidata a Giovanni Guelfi. Anni duri, difficili e senza aiuti da parte di nessuno dove era arduo ottenere spazi nelle strutture sportive cittadine.

Ma, oltre alla pallavolo, Bedini aveva anche un altro “amore”, quello del canottaggio, iniziato a praticare come atleta nella società “Canottieri Sabazia” di Savona, dove in seguito divenne anche dirigente e consigliere.

Bedini, vero uomo di sport si interessò inoltre di hockey entrando come consigliere nella società Liguria Hockey e contribuendo in modo determinante alla riorganizzazione ed alla nuova strutturazione della società, convinto com’era che anche i piccoli club dilettantistici e senza fine scopi di lucro, dovevano essere guidati in modo manageriale e che ogni dirigente doveva avere dei precisi incarichi.

Medaglia d’Argento al merito sportivo del CONI ed insignito di molte onorificenze sportive, in sua memoria la società sportiva “Asd Volley Ball Club Savona” gli dedica ogni anno un importante torneo giovanile femminile.

Ricordiamo inoltre Francesco Bedini come presidente dell’associazione nazionale “Azzurri d’Italia” ma soprattutto come arbitro internazionale di canottaggio alle Olimpiadi di Sidney 2000.

Anche in seno al CONI Provinciale, Francesco Bedini ha ricoperto incarichi e mansioni organizzative dei Centri di Avviamento allo Sport e nelle varie commissioni locali, regionali e nazionali dei “Giochi della Gioventù”.

Bedini fu attivissimo anche nel modo del volontariato in anni molto difficili, quando nelle pubbliche assistenze tutto era da inventare per dare aiuto alla cittadinanza. Nella Croce Rossa Italiana di Savona, ebbe un ruolo estremamente importante e costruttivo: prima volontario, poi responsabile dei volontari stessi, infine consigliere del comitato provinciale sotto la presidenza del dottor Panconi.

Viene a mancare all’età di 64 anni, dopo una vita di insegnamento nelle scuole medie inferiori e superiori, dove è stato capace di avviare alla pratica sportiva centinaia di ragazzi, stimato da colleghi e dirigenti scolastici.

Tutti gli sportivi e gli amici che gli sono stati vicini e che hanno avuto il privilegio di lavorare con lui, lo ricordano con grandissima stima e sincero affetto avendone sempre apprezzato le doti umane e quella sincerità e schiettezza che lo hanno sempre contraddistinto.