Sempre più italiani giocano a scacchi: la Fsi festeggia il record di tesseramenti

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Il 2023 era già stato un anno straordinario, in cui era stato battuto ogni primato dei tesseramenti alla Federazione Scacchistica Italiana (FSI): 21.308, ben settemila in più del precedente record, risalente al 2016.

Ma quest’anno va ancora meglio: quando siamo solo a metà giugno, gli iscritti alla FSI sono già 21.355, ed è possibile, anzi probabile, che si chiuda l’anno a quota 23 mila. Di questi, oltre la metà (11.567) sono juniores, vale a dire hanno meno di 18 anni, confermando quello che tutti ormai sanno: gli scacchi sono soprattutto un gioco per giovani, anzi per giovanissimi.

Tra i dati più significativi, l’aumento delle tessere agonistiche (quelle dei giocatori abituali con più di 18 anni), che sono arrivate a 6.802, anche questo record storico (l’anno scorso erano 6.725). Molto positivo anche l’aumento in percentuale e in assoluto delle tessere femminili, giunte al 19 per cento (17,7 per cento lo scorso anno). Anche le Asd, vale a dire i circoli territoriali, affiliate alla Federazione crescono, erano 353 nel 2023, mentre quest’anno sono diventate 367.

Ovviamente sono numeri ancora in evoluzione, visto che siamo solo a metà giugno. Con ogni probabilità a fine anno verrà anche battuto il record di eventi scacchistici disputati (tornei di ogni tipo), che nel 2023 furono ben 1.115. Insomma, si può dire che in Italia non si è mai giocato tanto a scacchi come in questi due anni.