Si è concluso il corso gratuito di difesa personale femminile organizzato in quattro sere, dallo Zonta Club Finale Ligure, in collaborazione con la Scuola Aikido della Polisportiva del Finale e col patrocinio del Comune di Finale Ligure.
Il corso è stato organizzato dal Maestro di Aikido Roberto Vidimari, con la collaborazione della Yudansha Silvia Puppo.
Per quanto riguarda le prime tre lezioni, esse si sono svolte secondo uno schema didattico ben definito con proposte di esercizi e tecniche di difesa elaborate e dimostrate dal Maestro Roberto Vidimari con l’Assistente Silvia Puppo per la Scuola Aikido e dai Maestri Roberto Civallero e Aurora Bagnasco della Scuola Kung Fu, anch’essa della Polisportiva del Finale, che hanno portato il loro prezioso contributo al corso.
Entrando nel merito delle singole lezioni, lunedì 6 maggio, data inaugurale del corso, particolare importanza è stata data all’atteggiamento da mantenere in caso si stia subendo un’aggressione e al tema della possibilità di difendersi, anche senza causare danni fisici all’aggressore, toccando quindi con qualche cenno il tema della proporzionalità della reazione difensiva messa in atto, rispetto alla gravità dell’offesa subita. Sono state poi mostrate alcune prime semplici tecniche di difesa.
La seconda lezione di lunedì 13 maggio, è stata invece un po’ più tecnica: i Maestri hanno mostrato diverse tecniche di immobilizzazione e movimenti utili per svincolarsi da vari tipi di prese, con particolare attenzione a proporre suggerimenti finalizzati a liberarsi da una presa alle spalle.
Il terzo lunedì 20 maggio, i Maestri di entrambe le scuole hanno alzato un po’ il tiro mostrando come possa essere meglio comportarsi nel caso di semplici avances o atteggiamenti seduttivi, che anche nel caso in cui non siano gravi, se non desiderate, possono risultare comunque molto fastidiose e necessitano di essere stoppate. Un’altra dimostrazione data dai Maestri è stata quella del comportamento da assumere in caso di tentativo di scippo, col fine primario di non farsi male nel caso dovesse accadere.
Nell’incontro conclusivo di questo lunedì 27 maggio abbiamo innalzato l’asticella al livello più alto e siamo passati ai temi forti, siamo giunti infatti al tema del tentativo di stupro: ad introdurre e tenere la prima parte della lezione è stato lo psicologo, psicoterapeuta e docente Dott. Piernicola Ninci, che con grande esperienza e a dir poco catturando l’attenzione e l’interesse delle numerose donne presenti, ha spiegato nel dettaglio e dal punto di vista scientifico tutti i meccanismi psicologici di protezione che si innescano nelle vittime di violenza.
Ha posto l’attenzione sugli atteggiamenti della negazione, una reazione che si presenta comunemente nelle prime fasi della violenza e che serve a proteggersi da una situazione traumatica, e della dissociazione una strategia difensiva che consente di prendere le distanze da una situazione intollerabile, che purtroppo spesso portano alla mancata denuncia degli abusi subiti. Denuncia che è fondamentale per avere l’aiuto necessario ad uscire dalle situazioni più pericolose e difficili.
Necessario per riuscire a difendersi, invece, è imparare a gestire le proprie emozioni e reazioni in caso di pericolo. In risposta ad uno stress emotivo o fisico, il corpo rilascia l’adrenalina, un ormone che può scatenare diversi tipi di risposte e ci pone in stato di allerta, facendo in modo che la persona concentri l’attenzione sulla situazione immediata, con alterazione delle normali percezioni, (spesso non si avverte fame, fatica o dolore e si provano sentimenti intensi di paura e rabbia).
Se siamo allenati a gestire le nostre emozioni è più probabile riuscire a sfruttare la condizione generata dall’effetto dell’adrenalina a nostro vantaggio per cercare di scappare o reagire, invece che rimanere bloccati e incapaci di difenderci a causa della sensazione di impotenza e terrore che una violenza può causare.
Dedicarsi all’allenamento marziale è un modo efficace per familiarizzare con il contatto fisico, imparare a gestire le proprie emozioni e trovarsi “allenati a reagire” quando serve. E’ bene però ricordare che è necessario lavorare e allenarsi molto per migliorare le proprie capacità in questo senso.
Al termine dell’interessantissima prima parte teorica di questa ultima lezione siamo tornati brevemente alla pratica con una seconda parte della lezione in cui i Maestri delle Scuole Aikido e Kung Fu hanno mostrato alcune tecniche di difesa utili per tentare di sfuggire quando ci si trova a terra o si rischia di essere spinte a terra.
A conclusione della serata, hanno quindi preso la parola la Presidente Patrizia Colman e la Vicepresidente Milena Poliani dello Zonta Club Finale Ligure che hanno lavorato all’organizzazione di questa iniziativa, insieme a tutte le altre Socie del Club, che si sono dette entusiaste per il successo che il corso ha avuto, e per la partecipazione numerosa e interessata da parte di tante persone. E’ necessario però anche riflettere su questa partecipazione così numerosa di donne di età così diversa, dalle adolescenti a persone in età avanzata, dalle studentesse a donne che lavorano in ambiti differenti. Questo è rappresentativo del fatto che viviamo in tempi in cui si percepisce una sensazione di rischio in molti ambienti diversi, ma al contempo dimostra anche che c’è un certo desiderio e volontà di reagire a ciò che non va.
Patrizia e Milena e le altre socie dello Zonta presenti hanno quindi ringraziato i docenti del corso Vidimari, Puppo, Civallero e Bagnasco e il Dr. Ninci che hanno tutti messo a disposizione il loro tempo e le loro competenze in modo completamente gratuito per la realizzazione del corso, la Polisportiva del Finale ed in particolare il Presidente Stefano Schiappapietra che ha concesso gratuitamente l’uso della Palestra Pietro Fiaschi e il Comune di Finale Ligure che ha patrocinato l’iniziativa.
Presso la Palestra Pietro Fiaschi dell’Istituto Alberghiero, entrambe le scuole tengono i loro corsi tradizionali, di Aikido e Kung Fu. Anche se siamo ormai quasi al termine di questo anno sportivo, tutte coloro che hanno partecipato al corso di difesa personale femminile e fossero interessate ad un vero e proprio corso di arti marziali, sono invitate a chiedere informazioni ai Maestri delle due scuole. Ciò premesso, visto il successo del corso vi preannunciamo che sono già in elaborazione nuove idee per nuove iniziative da portare avanti nei prossimi mesi.