Gradita visita alla sede di Vicenza dell’Associazione Calciatori, del Commissario Tecnico della Nazionale Luciano Spalletti: dopo la mattinata passata insieme agli ospiti della Comunità Servizi Abilè di Schio (VI), la cooperativa che da 35 anni offre alloggio e sostegno a persone con disabilità, il mister azzurro, accompagnato dal Direttore Generale AIC Gianni Grazioli, ha visitato gli uffici dell’Assocalciatori intrattenendosi con i dipendenti prima di rientrare in Toscana per assistere alla gara di Coppa Italia tra Fiorentina e Atalanta.L’allenatore campione d’Italia in carica (alla guida del Napoli) e ora della Nazionale Italiana di Calcio, Luciano Spalletti, di azzurro se ne intende praticamente “al quadrato” e c’è da dire che ne ha portato un bel a Schio, raccogliendo l’invito a partecipare ad un progetto benefico legato alla Casa di Comunità di Servizi Abilè, che si occupa del sostegno di persone con disabilità.
Cielo grigio qui (come quasi d’abitudine) al suo arrivo, cielo appunto sereno al momento dell’arrivederci dopo le due tappe un po’ previste e un po’ improvvisate, visto che solo ieri era arrivata la conferma della presenza del tecnico in Altovicentino, pronto a “metterci la faccia”, come testimonial, a favore di una raccolta fondi finalizzata ad un ampliamento della struttura scledense, di cui si conosceranno i dettagli prossimamente, e a cui daremo voce.Il commissario tecnico italiano ha tenuto fede alla promessa di far visita al centro gestito dalla cooperativa sociale. Un punto di riferimento per famiglie prima di tutto, sorto nel 1989, portando soluzioni di residenzialità a Schio e Magrè per persone affette da varie forme di disabilità, un centro diurno e più progetti di inserimento lavorativo e di autonomia personale. Sono 27 gli ospiti attuali. Prima, però, una tappa in Municipio per Spalletti, per così dire “all’esordio” a Schio, per ricevere il saluto da parte di una delegazione dell’amministrazione comunale e di altri pochi intimi, informati last minute dell’arrivo in città del mister. I cui impegni pubblici sono comprensibilmente centellinati, trovandosi quasi alla vigilia degli Europei 2024 in Germania, dove guiderà la spedizione azzurra dell’Italia campiona in carica. La pasta dell’allenatore la si conosce, per chi bazzica gli ambienti del pallone, ma è lo spessore dell’uomo che si intuisce subito per come si è presentato. Non appena varca l’ingresso della sala consiliare accolto dal sindaco Valter Orsi e dall’assessore allo Sport Aldo Munarini, quasi in imbarazzo per l’accoglienza, Luciano Spalletti ha passato in rassegna la “tribuna”, andando a stringere la mano alla dozzina di presenti ad uno ad uno, portando subito buon umore. Svestendo i panni (azzurri) del tecnico della Nazionale, parlando da uomo semplice. E con lo spirito tipico del toscano doc, tra una battuta e l’altra e i sorrisi. La migliore? Al dono di un libro fotografico sulla città e del gagliardetto con lo stemma e i colori giallorossi di Schio, quando qualcuno gli chiede di portarlo in panchina come portafortuna, il mister risponde “Ok, ma meglio evitare quando giocheremo contro la Spagna!”. Palla al centro il 20 giugno allora, contro le Furie Giallorosse, magari con un pensierino a Schio nel pre-partita.
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