È stato rinnovato il protocollo d’Intesa tra la FIGC, attraverso il Settore Giovanile e Scolastico, e la Fondazione Scholas Occurrentes di Sua Santità Papa Francesco, per la promozione e la realizzazione di attività formative in ambito sportivo con lo scopo di tutelare e rafforzare il valore educativo, morale e culturale del calcio.FIGC e Scholas Occurrentes hanno ribadito l’impegno comune nel diffondere la cultura dell’incontro attraverso una “corretta educazione e pratica sportiva”, che si contrappone ai fenomeni degenerativi dello sport conseguenti al perseguimento del successo a qualsiasi prezzo, partendo dalla costruzione di ambienti positivi, comunità inclusive e società competenti nell’incidere sulla crescita complessiva dei giovani.
Nello specifico, il protocollo prevede lo sviluppo di proposte formative rivolte alle figure adulte che a diverso titolo concorrono alla crescita dei giovani calciatori e delle giovani calciatrici, attraverso percorsi volti a far emergere elementi funzionali ed intrinseci alla pratica sportiva.
Tra le iniziative, si rinnova la collaborazione per la diffusione del progetto denominato “Zona Luce” rivolto agli Istituti Penitenziari Minorili – il primo sarà quello di Nisida, a Napoli – e che coinvolge anche associazioni e società sportive, scuole e oratori in un percorso comune attraverso lo sport, sia nella sua pratica di base come in quella agonistica e professionistica, interpretata e compresa come missione educativa.
Un ulteriore progetto che coinvolgerà ancora FIGC e Scholas Occurrentes è “Pelota de Trapo”, rivolto agli studenti delle Scuole Primarie e Secondarie e nato dall’incontro in Mozambico nel 2019 di Papa Francesco con i giovani di Scholas Occurrentes, quando il Pontefice richiamò il mondo dello sport – e del calcio in particolare – ai valori di quella “Pelota de Trapo” (“palla di stracci”) con la quale lui in primis giocava da bambino. “L’etica è la precondizione dello sport e la FIGC è impegnata convintamente nella promozione valoriale, esaltando la dimensione della pratica calcistica a cui teniamo maggiormente. Grazie ad attività di questo spessore e con queste finalità, vogliamo trasmettere ai giovani un forte messaggio educativo: grazie al gioco più amato e praticato al mondo si può concretamente realizzare l’inclusione”, questo il commento del Presidente della FIGC Gabriele Gravina.
María Paz Jurado, Direttrice della Fondazione Scholas Occurrentes Italia, riprende una frase di Papa Francesco: “Oggi abbiamo tanto bisogno di una pedagogia di pace, di far crescere una cultura di pace, a partire dalle relazioni interpersonali quotidiane per arrivare a quelle tra i popoli e le nazioni. Se il mondo dello sport trasmette unità e coesione può diventare un alleato formidabile nel costruire la pace”.
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