Jannik Sinner non mai è sazio. Protagonista di una strepitosa seconda metà di 2023 e vincitore del primo Slam della nuova stagione, gli Australian Open, il tennista azzurro raggiunge un altro grande obiettivo. Il ventiduenne di San Candido, in provincia di Bolzano, è il nuovo campione del torneo ATP 500 di Rotterdam: dopo aver eliminato Botic van de Zandschulp, Gael Monfils, Milos Raonic e Tallon Griekspoor, l’allievo dei coach Simone Vagnozzi e Darren Cahill si impone in finale sull’australiano Alex de Minaur con il punteggio di 7-5 6-4 in 2 ore e 5 minuti di gioco.È il suo dodicesimo titolo in carriera nel circuito maggiore, quello che gli permette di fare un altro passo nella storia. Sinner (foto ANSA) diventa infatti numero 3 della classifica mondiale, posizione mai raggiunta prima d’ora da un giocatore italiano nell’Era Open (iniziata nel 1968). Adriano Panatta è stato numero 4 ATP nell’agosto del 1976, mentre nel 1959 e 1960, anni in cui vinse il Roland Garros, in assenza della classifica computerizzata Nicola Pietrangeli venne considerato numero 3 del mondo nella classifica allora stilata dall’autorevole giornalista britannico Lance Tingay. Traguardo raggiunto, dunque, con la consapevolezza di avere tutte le carte in regola per fare ulteriori passi avanti.