L’inaugurazione del corso per Responsabile di Settore Giovanile

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È stato inaugurato la mattina del 5 febbraio nell’aula magna di Coverciano il nuovo corso per Responsabile di Settore Giovanile: 174 ore di lezione – di cui 20 on-line – per formare una figura professionale indispensabile per l’evoluzione del calcio italiano. Dopo l’originario corso sperimentale dedicato a coloro che già ricoprono questo ruolo nei club professionistici, si tratta del quarto corso a pieno regime. “Essere un responsabile di settore giovanile – ha esordito il vice presidente del Settore Tecnico, Paolo Bosi, che ha portato i saluti del presidente Albertini – è una vocazione, difficile da trovare, perché bisogna lavorare per gli altri. Con questo corso vogliamo creare competenze per persone che si devono muovere all’interno di un percorso difficile”.
Alla platea degli aspiranti responsabili di settore giovanile si è rivolto anche il segretario generale della FIGC, Marco Brunelli, presente al convegno dal titolo ‘Allenatori e allenatrici per calciatrici e calciatori con disabilità’, a cui hanno partecipato gli stessi allievi durante la mattinata: “Si tratta di uno dei corsi più giovani di età – ha sottolineato Brunelli – ma anche uno dei più importanti per la prospettiva che si pone, guardando al futuro”. Presente all’inaugurazione del corso anche il responsabile della ‘Sezione per lo sviluppo del calcio giovanile e scolastico’ del Settore Tecnico, Roberto Samaden, che giusto una settimana fa ha ricevuto grazie al voto dei colleghi il premio ‘Mino Favini’ come miglior responsabile di settore giovanile tra tutte le società professionistiche italiane: “In questa stagione sono partiti anche sul territorio i corsi dedicati ai responsabili di settore giovanile. C’è una grandissima qualità disomogenea in questi corsi; una presenza molto variegata che rappresenta una grande opportunità. Ricordate – ha quindi concluso Samaden rivolgendosi ai corsisti – che sono i dirigenti a fare la differenza, perché sono poi loro che permettono agli allenatori di lavorare bene”.
“La figura del responsabile di settore giovanile – ha commentato il coordinatore del corso, Attilio Sorbi – è determinante in una società di calcio. In questi anni abbiamo portato dei cambiamenti al programma didattico anche in base alle richieste degli stessi allievi, dimostrando come questo corso sia molto interattivo e a cui partecipano persone che hanno una storia professionale di livello alle loro spalle”,
Docente di Tecnica e Tattica ai corsi centrali di Coverciano, Mario Beretta ha portato i saluti del direttore della Scuola Allenatori, Renzo Ulivieri, rimarcando ai corsisti: “Avete una missione: la formazione dei ragazzi, che prima di tutto deve essere etica. Devono diventare dei bravi cittadini”.
Campionessa olimpica e componente della ‘Sezione per lo sviluppo del calcio giovanile e scolastico’ del Settore Tecnico, Josefa Idem si occupa nel corso delle ore dedicate alla gestione delle risorse umane: “Sono veramente molto emozionata, ancora di più perché ho partecipato alle ultime due edizioni e nel percorso effettuato abbiamo visto tangibilmente come siano cresciute competenze e consapevolezze. Questo corso è pensato per costruire un percorso dinamico e di esperienze, studiando un approccio con le situazioni che vi potranno capitare durante il vostro lavoro”.
Tra gli allievi ammessi a seguire le lezioni, anche l’ex tecnico – tra le altre – di Reggina e Sampdoria, Gianluca Atzori; l’attuale direttore del settore giovanile dell’Inter, Massimo Tarantino; l’attuale responsabile tecnico del settore giovanile dell’Atalanta, Alex PinardiMassimiliano Maddaloni, secondo di Marcello Lippi durante le esperienze in Cina.