Il torneo 2018-2019 aveva costituito per il Cuneo la 13ª partecipazione alla terza serie del Campionato italiano di calcio. Si era concluso però con la retrocessione in Serie D dopo aver perso i play-out con la Lucchese. Durante la stagione si registrarono i primi segnali di cedimento.Classifica sempre in bilico, potrebbero arrivare buone notizie per l’Albissola. Interessano la cronaca giudiziaria e non quella sportiva le ultime notizie relative al Cuneo di Roberto Lamanna, il cui futuro è sempre più in bilico. Mercoledì 20 febbraio appuntamento in tribunale, come specificato nella notifica giunta in sede venerdì 8. Il giudice è chiamato a valutare la documentazione relativa all’attività svolta dalla società biancorossa: all’orizzonte lo spettro del fallimento.Fallimento Cuneo Calcio, sugli ex vertici i fari della Procura: quattro richieste di rinvio a giudizio
Presunte violazioni della legge fallimentare dietro la richiesta avanzata nei confronti dell’ex dirigente sportivo Sivieri e degli amministratori Rosso, Lamanna e Becchio. Per quest’ultimo in corso un altro procedimento per l’ipotesi di indebita compensazione. La situazione in casa AC Cuneo 1905 è a dir poco caotica e preoccupante. Rimangono in sospeso la multa da 350mila euro, la possibile esclusione, le decurtazioni di punti già effettuate e quelle ancora in arrivo mentre si accumulano i decreti ingiuntivi, da parte di fornitori ed ex dipendenti. Nessuna dichiarazione ufficiale dalla proprietà, chiusa da diversi giorni in un silenzio ostinato. In questo contesto la squadra prova a concentrarsi sul campo e prepara la trasferta con l’Olbia. In seguito al fallimento della società sportiva nel 2019, i controlli dell’Agenzia delle Entrate avevano evidenziato delle irregolarità relative a un credito di imposta – risultato inesistente – di 53.000 euro per ricerca e sviluppo, legato al progetto del nuovo stadio, che la società aveva dichiarato e a fronte del quale era stata operata un’indebita compensazione con i tributi dovuti all’erario. In aula l’ex amministratore delegato aveva dichiarato di non aver più operato per conto della società da quando nel giugno 2018 il proprietario era diventato Roberto Lamanna: “Ero venuto a conoscenza della richiesta di crediti fiscali per ricerca e sviluppo nell’ottobre 2018 dal revisore dei conti che mi disse che non andava fatta e io mi sono subito opposto alla richiesta di crediti parlando con la commercialista”, aveva dichiarato in aula l’imputato. Dichiarazioni confermate anche dal commercialista che aveva riferito di essere stato incaricato nel 2019 di valutare la contabilità e a cui Becchio aveva chiesto di chiarire quell’operazione.
Presunte violazioni della legge fallimentare dietro la richiesta avanzata nei confronti dell’ex dirigente sportivo Sivieri e degli amministratori Rosso, Lamanna e Becchio. Per quest’ultimo in corso un altro procedimento per l’ipotesi di indebita compensazione. La situazione in casa AC Cuneo 1905 è a dir poco caotica e preoccupante. Rimangono in sospeso la multa da 350mila euro, la possibile esclusione, le decurtazioni di punti già effettuate e quelle ancora in arrivo mentre si accumulano i decreti ingiuntivi, da parte di fornitori ed ex dipendenti. Nessuna dichiarazione ufficiale dalla proprietà, chiusa da diversi giorni in un silenzio ostinato. In questo contesto la squadra prova a concentrarsi sul campo e prepara la trasferta con l’Olbia. In seguito al fallimento della società sportiva nel 2019, i controlli dell’Agenzia delle Entrate avevano evidenziato delle irregolarità relative a un credito di imposta – risultato inesistente – di 53.000 euro per ricerca e sviluppo, legato al progetto del nuovo stadio, che la società aveva dichiarato e a fronte del quale era stata operata un’indebita compensazione con i tributi dovuti all’erario. In aula l’ex amministratore delegato aveva dichiarato di non aver più operato per conto della società da quando nel giugno 2018 il proprietario era diventato Roberto Lamanna: “Ero venuto a conoscenza della richiesta di crediti fiscali per ricerca e sviluppo nell’ottobre 2018 dal revisore dei conti che mi disse che non andava fatta e io mi sono subito opposto alla richiesta di crediti parlando con la commercialista”, aveva dichiarato in aula l’imputato. Dichiarazioni confermate anche dal commercialista che aveva riferito di essere stato incaricato nel 2019 di valutare la contabilità e a cui Becchio aveva chiesto di chiarire quell’operazione.