E già! Con le “deboli” no problem ma…

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Calando un poker (tripletta di un Lo Bosco incontenibile) anche il Chieri ha fatto le spese con la dura legge del “Chittolina”. Troppo facile la gara
con i piemontesi (strada spianata al 4’ quando l’arbitro Mariani ha ravvisato un tocco di mano sul tiro di Opoku con relativo penalty che ai più è parso estremamente generoso) per dare un giudizio sulla pur buona prova dei ragazzi di mister Cottafava. I giovanissimi terzultimi hanno concesso un primo tempo a dir poco straripante ai rossoblù. Fatte queste debite considerazioni ci ritroviamo a fare i conti con la solita situazione, quella per intenderci del pre Asti. Dopo le prime due di ritorno la classifica arride forte di un +3 sull’andata il che, come nel costume tarabottiano, ha immediatamente indotto a volare in alto. Ora però nel turno infrasettimanale giunge l’insidiosissima trasferta col Ticino, squadra partita con propositi elevati e che vorrà vendicare la sconfitta per 2 a 1 a tempo scaduto patita a fine settembre. Ad oggi il Vado non è mai riuscito a superare l’esame di maturità e questo vale anche per le stagioni precedenti (eccezion fatta per i play off che non rimangono certo nella storia). Mentalità sbagliata, troppa pressione, atavici rimbalzi dal salto di qualità? Difficile spiegare questa metamorfosi. Magari questa sarà l’occasione buona o almeno c’è da sperare lo sai. Vincere proietterebbe legittimamente a sognare, pareggiare conserverebbe le aspettative ma rimanderebbe alle prossime, perdere ridimensionerebbe il tutto all’essere semplicemente una buona compagine da 6° posto.