Il modello Atalanta : vera scuola di calcio e di vita

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Le conferme dell’”influenza atalantina” a livello territoriale (in questo caso Lombardia) arrivano dalle parole di Davide Osio, bergamasco, allenatore classe ’85 con una grande passione e dedizione al lavoro. Ha un’idea chiara del suo ruolo: “Il calciatore è una statua rinchiusa nel grezzo di marmo. Sta all’allenatore, in veste di scultore, scolpire la parte in eccesso per formare l’opera d’arte che c’è in ogni bambino”. Osio già mister di pulcini nella società dilettantistica USD Oriens (di casa a Brembate e fondata nel 1927) nel Campionato FIGC, è stato finalista nel torneo Valentino Mazzola (si, il campione del grande torino) sconfitto soltanto ai rigori. Ecco cosa pensa della Dea “Con l’Atalanta c’è un gentlemen agreement. Loro si allenano fino agli esordienti sul nostro campo e alle volte ospitiamo tornei domenicali.Poi ogni allenatore ci mette del suo. Osio ad esempio, ama approfondire il lato tecnico del calcio che, ci spiega: “è anche processo di crescita psicologica: capire come stoppare il pallone, in quale direzione e contemporaneamente saperlo fare. Capire quale sia la giusta decisione da prendere e anticipare mentalmente la giocata”. Insegnamenti in linea col modello Atalanta” Perchè alla fine il segreto, come ci conferma, “è dare tutto e rispettare gli avversari. Ma soprattutto pensare a divertirsi“.  Il calcio italiano deve ripartire da qui.