Nel nome di Jannik Sinner. C’è la firma del numero 4 del mondo, protagonista di una stagione entusiasmante, sul secondo trionfo in Coppa Davis della storia della Nazionale di tennis.
Sul veloce di Malaga la squadra capitanata da Filippo Volandri conquista un titolo che l’Italia non vinceva dal 1976, e lo fa chiudendo in bellezza un percorso ricco di ostacoli. A settembre la fase a gironi superata a Bologna contro Canada, Cile e Svezia, poi la magica settimana in terra spagnola. Il successo contro l’Olanda ai quarti, quello in semifinale ai danni della Serbia del numero 1 del mondo Novak Djokovic e, nella finale odierna, la vittoria sull’Australia. Il primo punto di giornata lo timbra Matteo Arnaldi, che in tutta la manifestazione ha dimostrato audacia, coraggio e personalità. Oltre a qualità tennistiche non molto comuni. Il ventiduenne sanremese si impone su Alexei Popyrin con il punteggio di 7-5 2-6 6-4.
Dopodiché il recente finalista delle ATP Finals, in campo contro il numero 12 del mondo Alex de Minaur. Come prevedibile guardando i precedenti (5-0 per l’azzurro), non c’è partita. Sinner (foto ANSA) serve bene, spinge con entrambi i fondamentali e costringe spesso l’avversario a fare il tergicristallo. L’esito è scontato: 6-3 6-0 in favore del ventiduenne di San Candido. Italia batte Australia 2-0: può partire la festa della squadra composta anche da Lorenzo Musetti, Lorenzo Sonego e Simone Bolelli. Azzurri sul tetto del mondo. Con il pieno recupero di Berettini potrebbe aprirsi un ciclo vincente.