Il Città di Savona si fa recuperare due volte dal Multedo e poi viene battuto per 4-3 in pieno recupero

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Nella domenica in cui il Cagliari sotto di tre reti ha finito col vincere 4 a 3 con il Frosinone, anche i biancoblù guidati da mister Frumento hanno dovuto fare i conti con il “Dio del calcio”. Bruciante l’esito finale per chi aveva per ben due volte accarezzato l’idea di ridimensionare la capolista. Ritengo tuttavia non si debba etichettare come “folle o rocambolesca” questa partita che almeno per quanti come me si impegnano nell’analisi di un risultato trova vari spunti di lettura. Partiamo per gradi. Un capitolo a sé merita l’arbitro Luca Savino.Intanto non si evince perchè debba essere scelto un direttore di gara proveniente dalla sezione di Genova. L’importanza della gara pretendeva una neutralità assoluta in termini di appartenenza territoriale. Nelle sue ultime 11 prestazioni (25 gialli e 3 rossi) le partite hanno avuto uno score di reti superiore alla media e in cui l’incidenza delle sue decisioni, come in Savona-Multedo ha avuto un esito condizionante chiaro segno di protagonismo. Detto questo più che parziale a me è parso impreparato visto che troppo generoso è stato il penalty fischiato a favore dei biancoblù al 27° (un tocco di mano involontario da pochi passi con palla colpita in direzione opposta alla porta), più che evidente era il fuorigioco di Donato in occasione del momentaneo 3 a 2 al 65°, forzata l’espulsione di Di Roccia per doppia ammonizioni (protestare ci stava nel contesto della concitazione del match). Veniamo all’aspetto tattico. I granata genovesi mi sono parsi più squadra a conferma delle 6 gare 6 in cui hanno conquistato il bottino pieno. Hanno fatto la partita, con i biancoblù ad agire di rimessa. Se la difesa merita di essere registrata, a centrocampo Morelli l’ha fatta da padrone (andava marcato ad uomo) e in fatto di movimento: tanta corsa e organizzazione.Per ribaltare due volte occorrono grandi risorse caratteriali a cui va aggiunto l’apporto di una tifoseria che in certi e’ come si fosse tramutata nell’uomo in più (continua ed indomita). Mister Frumento, che ha scontato in un solo colpo, il debito con la fortuna accumulato nelle prime gare di campionato, credo avesse preparato la partita così come si è svolta. Non mi hanno convinto i cambi. In ritardo quello di Doci per un Rapetti che non ne aveva più da tempo, non utilizzato Palumbo che in mediana avrebbe dato un grosso apporto. Beani poteva mettere in cassaforte alcune palle per dare respiro all’arrembaggio in corso. Bene Ferrara invece, autore di una vera prodezza balistica,  cui il portiere Parodi con un volo all’incrocio ha negato la gioia del gol. Peccato che la prima sconfitta della neo società sia maturata in questa maniera. Di fronte ritengo abbia avuto la squadra destinata ad arrivare in fondo visto che a dicembre potrebbe rinforzarsi. Colloco comunque il Città di Savona tra le prime 4 e confido che il ritrovato Romano la spinga a tentare l’impresa considerato che in questa categoria fa la differenza. Nei biancoblù giocano tanti giovani della nostra area è questo merita un plauso. Acquisiranno ulteriore esperienza (anche da questa dolorosa sconfitta) e state certi che, conoscendoli bene, diranno la loro. Il trittico in arrivo (Speranza, Masone, Spotornese) sarà decisivo. Lì vedremo e testeremo il vero valore del gruppo.