Incontro all’ Ippodromo dei Fiori con il campione Pino Rossi

Il mitico Pino Rossi il famoso uomo del Derby torna ad ogni estate all' Ippodromo di Villanova per salutare gli amici ed ex avversari e conoscere i nuovi talenti nella guida dei trottatori attuali

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VILLANOVA D’ALBENGA- Allievo di William Casoli, Pino Rossi, 86 primavere portate benissimo, ha vinto tre Derby (1972, 1976 e 1979) con Dailer, Sharif di Jesolo e Gentile. 52 gran premi conquistati, 2150 successi, 43 anni di ippodromi e sabbia, tanti importanti cavalli che sotto la sua guida hanno raggiunto il massimo. Impossibile elencarli tutti anche perché ne ha guidato quasi mille, ma senza dubbio dietro al migliore, Sharif e gli altri due condotti alla vittoria nel Derby sono da ricordare Gibson, Govone, Fermo, Ghenderò, Golden Om ed Iduard. Ha corso in tutto il mondo ed è stato proprio lui come collaboratore tecnico a preparare alcuni dei primi cavalli che diedero il via alla prima stagione di trotto all’ Ippodromo dei Fiori di Villanova 32 anni or sono. Ha lasciato le corse nel 2000, ma è sempre rimasto vicino al suo mondo. “Da bambino abitavo a Milano, nel quartiere di San Siro, vicino allo stadio. Allora tutto intorno c’erano prati e la famosa “Scala del Trotto” l’anello di mille metri dove cominciai ad appassionarmi a quel mondo che poi non ho mai più abbandonato. Ho avuto la grande fortuna di incontrare un grande maestro: William Casoli, da cui ho appreso i rudimenti dell’arte. Ho corso nei più importanti ippodromi del mondo ed avuto grandi soddisfazioni. Ancora oggi che vengo a Villanova a seguire le corse di trotto resto affascinato da questo mondo stupendo che gira attorno al cavallo, un mondo dal quale una volta entrati non si riesce più a staccarsi”.                                 Ogni estate il grande guidatore torna a Villanova d’ Albenga per seguire le gare di trotto e per salutare i suoi amici: le grandi famiglie del trotto dai Guzzinati ai Mollo, dai Bechis ai Martellini ai Demuru, ai Carro agli Esposito. In somma quando arriva Pino è sempre una grande festa.

CLAUDIO ALMANZI