La fase finale della categoria Under 13 Fair Play Elite sorride all’Alghero: nel quadrangolare disputato al centro CONI di Tirrenia, i ragazzi sardi completano il proprio cammino stagionale con un percorso netto di tre successi su tre nelle ultime e decisive sfide, facendo proprio il torneo e mostrando con i loro sorrisi contagiosi la coppa appena conquistata.
Nonostante il tris di vittorie fatto registrare dai ragazzi in maglia rossoblù, la manifestazione in realtà ha vissuto nell’incertezza fino alle battute conclusive delle ultime gare. Il format del torneo ha visto le quattro squadre arrivate alla fase finale di Tirrenia – ovvero Alghero, Reggio Calcio, San Michele Cattolica Virtus e Segato – affrontarsi in un girone all’italiana attraverso due modalità: 9 contro 9 (in una gara di due tempi da 15 minuti l’uno) e 7 contro 7 (in due partite in contemporanea della durata di un tempo da 20 minuti ciascuna), con gli allenatori che hanno dato ampio spazio a tutti i giocatori a loro disposizione (per il regolamento delle finali, con la specifica anche sull’assegnazione di punti e bonus, clicca qui). “Oggi abbiamo vissuto tantissime emozioni: già il fatto di essere arrivati fin qui era un sogno… Ci siamo tolti una grandissima soddisfazione” commenta esausto e felicissimo, al termine delle ultime e decisive gare, Massimiliano Peana, il tecnico dell’Alghero. “È stato bello questo format – continua l’allenatore sardo – soprattutto il giocare sette contro sette in due partite in contemporanea: davvero un’ottima idea”. Infine una battuta anche sui genitori presenti, che hanno seguito i ragazzi con un entusiasmo contagioso in un clima di festa: “I nostri genitori ci seguono e sono partecipi alle riunioni che organizziamo per educarli nel vivere lo sport in un determinato modo, come un divertimento”.
Le sfide. Il percorso dell’Alghero in questa fase finale è iniziato nella prima mattinata con la vittoria complessiva sul Reggio Calcio, arrivata grazie ai successi nei due tempi del 9 contro 9 (4-1 e 2-0) e in una delle due sfide a 7. Poi la gara che di fatto ha spianato la strada verso il successo ai ragazzi sardi: contro la formazione calabrese del Segato, le due sfide 7 contro 7 avevano visto un successo a testa (2-1 e 1-3) e quindi è risultata decisiva la partita a 9. Un match intenso, combattuto, che ha vissuto su un sottilissimo equilibrio. A decidere la sfida – completando la rimonta sul 2-1 definitivo, dopo l’immediato e momentaneo vantaggio dei calabresi – è stato Bitti, proprio pochi attimi prima che giungesse il triplice fischio finale.
A quel punto, allora, ai ragazzi di mister Peana bastava un pareggio complessivo contro la Cattolica Virtus per primeggiare nel quadrangolare. Nonostante il forcing dei giallorossi di Firenze, l’Alghero ha resistito e ha strappato uno 0-0 quanto mai vitale nella gara 9 contro 9, ottenendo poi un doppio successo nelle sfide 7 contro 7 grazie alla doppietta di Sanna e al preziosismo di Pintus, che di tacco ha timbrato la rete e dato il la ai festeggiamenti di rito. Tanti i momenti da ricordare vissuti sui tre campi, tra gioco di squadra e spunti personali come il gran gol all’incrocio dell’emiliano Musta contro l’Alghero nella sfida 7 contro 7. Emozioni cominciate con la freddezza sul dischetto di Celi – che di solito indossa i guanti e difende la propria porta – tramutatosi per l’occasione da estremo difensore in bomber, per il primo gol del Segato nel quadrangolare.
I commenti dei protagonisti. “È stato un percorso straordinario: concludiamo la stagione con questa bellissima manifestazione” sottolinea Antonino Cassalia, il mister del Segato. “Volevo fare i complimenti ai miei ragazzi – continua il tecnico calabrese – che sono stati bravissimi. Il format del torneo? Se cerchiamo una ripartenza del settore giovanile puntando su qualità come la tecnica, credo che questa sia la soluzione migliore e che possa essere portata anche per tutta la stagione, non solo nelle finali”.
“Ieri siamo arrivati al campo e uno dei ragazzi ci ha detto: mister, è troppo bello! Allora ho detto loro di godersi questa fase finale. Esserci – sottolinea l’allenatore della Cattolica Virtus, Lorenzo Di Francesco – è già stato un successo. Certo, ci abbiamo creduto di vincere, ma nel finale eravamo davvero stanchi. Sono veramente orgoglioso dei ragazzi, che per tutta la stagione hanno fatto un percorso straordinario.
Credo che questo format permetta ai ragazzi di giocare e sia stimolante, anche se risulta dispendioso dal punto di vista fisico”.
“È stata un’esperienza incredibile – commenta l’allenatore emiliano del Reggio Calcio, Fabio Mattioli – iniziata a livello provinciale fino ad arrivare qua a Tirrenia… La società, la dirigenza, le famiglie e i ragazzi sono stati veramente strepitosi e giocare una fase finale del genere è stato un grande traguardo raggiunto. Il format è sicuramente interessante ed è un peccato che sia stato adottato solo oggi, perché ha dato la possibilità ai ragazzi di giocare di più e di potersi confrontare dal 9 contro 9 al 7 contro 7 con altre realtà”. Presente a questa fase finale anche il vicepresidente del Settore Tecnico federale, Paolo Bosi, nelle vesti di dirigente della Cattolica Virtus: “È una bellissima sensazione essere presenti oggi, in questo contesto affascinante. Le squadre hanno fatto un percorso di qualità per essere qui a disputare la fase finale e la cosa fondamentale è il clima che si respira. La formula nuova è interessante e a mio parere questa novità rappresenta un elemento positivo”.