“Vita da Campioni”, il confronto delle idee. Tre giorni di dibattiti con i protagonisti della politica e dello sport

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Non è facile mettere intorno ad un tavolo Ministri, Istituzioni, Presidenti di Federazione, come la Tennis e Padel, e Società dello Stato come Sport e Salute, specie in una tre giorni durante gli Internazionali Bnl di Tennis.
Non è facile farli parlare tutti di sport. È successo con “Vita da Campioni”, che si è conclusa ieri sera con l’intervento del Vicepresidente del Consiglio e Ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale Antonio Tajani, che ha posto al centro del villaggio lo sport, in tutte le sue declinazioni. Dal valore turistico a quello educativo, dalla forza economica che genera, al potere benefico che ha per la salute sino a importante vetrina del Made in Italy. Martedì, il Ministro del Turismo Daniela Santanché, ha aperto la serie di dibattiti cui hanno preso parte i padroni di casa Vito Cozzoli, Presidente e ad di Sport e salute e il Presidente Fitp Angelo Binaghi. Si sono alternati, al fianco di Roberto Arditti, direttore editoriale di Formiche, la conduttrice tv Eleonora Daniele e il giornalista Emilio Mancuso. Così come si sono avvicendati nei vari incontri i Legend Manuela Di Centa, Maurizio Damilano, Massimiliano Rosolino, Sandro Cuomo, Giuseppe Gibilisco, Angelica Savrayuk, Stefano Maniscalco, Filippo Magnini, Stefano Pantano.
Si è trattato della seconda edizione di Vita da Campioni, questa volta ospitata in uno spazio inedito, spazio storico in via di ristrutturazione, all’interno del progetto che vede il recupero di tutto il Parco del Foro Italico. La Biblioteca della casa delle Armi, con installazioni multimediali, ha accolto dal 16 al 18 maggio la nuova edizione di Vita da Campioni voluta da Sport e Salute, Fitp e Kratesis. Al talk conclusivo è intervenuto anche Filippo Volandri, Capitano della Squadra Davis Cup. Il Ministro Santanchè ha raccontato la sua esperienza alla maratona di New York, sottolineando che lo sport coinvolge ogni aspetto della persona, l’allenamento certamente, ma anche la determinazione e il cuore. “E’ stato il cuore, che mi ha permesso di concludere la mia corsa”, ha confessato. Ha poi rivolto lo sguardo allo sport e agli eventi internazionali: “Tutti gli eventi sportivi come gli Internazionali, il Giro d’Italia o la Ryder Cup, sono un volano per il turismo, rappresentano una crescita economica e aiutano il turismo in quello che è un problema italiano: la destagionalizzazione. Che invece è un obiettivo, in modo da garantire una stabilizzazione anche per i lavoratori del turismo”. Lo sport come valore educativo è un argomento che sta a cuore a tutti. Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, intervenuto alla seconda giornata di “Vita da Campioni” non ha fatto mistero della necessità di una politica di sinergia che intende essere nuova e creativa per diffondere la cultura dello sport proprio iniziando dalla scuola. “Lo sport è una risposta straordinaria ed un argine sociale alla dispersione scolastica – ha detto Valditara – riconoscendo questo ruolo fondamentale allo sport abbiamo scelto di investire oltre ai 255 milioni del PNRR anche altri 85 milioni che non erano previsti, presi da fondi ministeriali, da fondi Pon, soprattutto nel Mezzogiorno, dobbiamo maggiormente far crescere la cultura sportiva dove mancano le infrastrutture”. Il Presidente e ad di Sport e Salute, Cozzoli e il Presidente Fitp Binaghi hanno accolto con interesse ed entusiasmo l’apertura di Valditara.  “Oggi sono 2 milioni i bambini che fanno sport a scuola quando siamo arrivati erano solo 300 mila – ha detto Cozzoli – vorremmo che crescesse il rapporto con il Ministero dell’Istruzione”, mentre Binaghi ha espresso un desiderio: “Vogliamo l’inserimento del tennis e del padel a scuola”.  Pronta la risposta di Valditara: “Vediamoci al Ministero, insieme a Sport e Salute, dobbiamo portare la cultura dello sport nella scuola italiana”. Il dibattito si è acceso nella giornata conclusiva con tre confronti. Alla Biblioteca si sono alternati Giancarlo Giorgetti, Ministro dell’Economia, quindi il sindaco di Roma Capitale, Roberto Gualtieri, poi il Ministro per lo sport e i giovani, Andrea Abodi, ed ha chiuso la 3 giorni il Vicepresidente del Consiglio e Ministro degli Esteri Antonio Tajani. Si è parlato di riforma, di lavoro sportivo, di nuovi e vecchi stadi, di Roma capitale dello sport e dei grandi eventi, degli importanti messaggi che i campioni italiani portano nel mondo intero, un messaggio che non si esaurisce con la sola prestazione sportiva: “La politica estera italiana non la deve fare solo il ministero, ma chiunque va a all’estero è protagonista di questa politica, che si sviluppa anche tramite lo sport, che è un comparto industriale importante, non è solo divertimento. E’ business, organizzazione” ha detto Tajani. “Gli Internazionali sono il tipico esempio di come gli eventi sportivi possono rappresentare sviluppo economico, crescita, impatto sul territorio, lavoro e traino turistico. Questa è la concezione di industria sportiva che vogliamo promuovere” ha commentato Cozzoli. Giorgetti è tornato sulla Riforma che generato la nascita di Sport e salute, e guardando ad oggi ha sottolineato: “I 700 milioni del PNRR per lo sport non sono così pochi se pensiamo ai 30 anni precedenti, devono rivolgersi all’impiantistica di base. Lo Stato non deve sussidiare o spendere soldi pubblici per gli stadi delle società, quelli vengono fatti dalle imprese”. Continuando su come il Dpcm di Governo per Euro 2032 può aiutare la realizzazione degli impianti ha aggiunto: “Creando la valorizzazione del patrimonio esistente o da creare. Gli stadi possono diventare una fonte di ricchezza al di là della competizione sportiva. Dobbiamo attrezzarci con delle regole, creando dei fondi dedicati che mobilitino risorse private”. Gualtieri si è complimentato con la Fitp per come ha gestito l’impatto del raddoppio dei tabelloni ed ha lanciato i piani futuri per Roma: “Lavoriamo sulla centralità della dimensione dello sport nella nostra città, vogliamo che Roma diventi una sfida nazionale. Con le risorse per il Giubileo abbiamo in programma entro il 2025 di rifare completamente la viabilità primaria”, ha promesso il Sindaco. Atteso era l’intervento del Ministro per lo sport e i giovani. Abodi, che ha assistito anche al mattino al dibattito con Giorgetti, ha espresso con dettagli il percorso che sta portando avanti il suo Ministero. Non aveva mai fatto mistero del fatto che è il gioco di squadra a rendere forti e a Vita da Campioni ha colto l’occasione per ribadire svelando un appuntamento importante: “Di Giochi della Gioventù ho iniziato a occuparmene 3 o 4 anni fa, in un’altra vita lavorativa, perché ritenevo fosse necessario. Martedì, prima del Consiglio dei Ministri, firmeremo un protocollo d’intesa tra di noi, un impegno solenne che assumiamo; siamo 7 ministri, (Sport, Salute, Ambiente, Pari Opportunità, Disabilità, Istruzione, Interno) che contribuiranno con contenuti facendo in modo che sia anche un percorso formativo che faccia crescere la persona.  È un progetto ambizioso, mi auguro non presuntuoso, ma ci costringerà a parlare di sport e scuola entrando nella materia”.