L’annuncio della sua morte (aveva 82 anni) ha destato profonda impressione in tutto il mondo del pallone e non solo a livello locale. Il profondo cordoglio dell’FC Borghetto 1958, il club granata di cui è stato una figura simbolica. “Carletto” in questa società del ponente (era anche dipendente comunale in qualità di vigile urbano) ha segnato una vera e propria epoca, prima come giocatore e poi come capitano della storica promozione dalla seconda alla prima categoria,e poi come allenatore di tanti giovani (e questa è la veste grafica in cui lo ricordo e ne onoro le gesta). In particolare, è stato grande organizzatore dei tornei internazionali degli anni ’80 dove a Borghetto hanno partecipato squadre spagnole e francesi, ma anche squadre di società professionistiche del calibro di Genoa, Sampdoria, Torino, Inter e Napoli. Originario di Genova, in carriera (iniziò nella Samp dove giocò tra il 1962 e il 1963 una sola partita in A ed un’altra in coppa Italia) era stato difensore della Carrarese d’oro in C con glorie del calibro di Mannini, Dal Maso e Mattarelli, della Torres e dell’Arezzo. Voglio ricordarlo come l’ho conosciuto : gentile e sempre sorridente, persona vera e umile e dal basso profilo. A metà degli anni 80 diventammo veramente amici e ad unirci fu la passione enorme per il calcio ed in particolare per il settore giovanile. Il campo “C.Oliva” che lui accudiva come un gioiellino divenne una piccola Coverciano. Lì concentravamo le convocazioni delle rappresentative provinciali di cui ero Selezionatore e chiaramente mi avvalevo della sua grandissima competenza. Carlo ha lasciato l’adorata moglie Federica, il figlio Cristiano (anche lui calciatore di ottimo livello classe 71, giunto nel Genoa dalle giovanili del Savona ed ex allenatore del Piacenza), la nuora Eliana e i quattro nipoti Virginia, Silvia, Mattia e Letizia. I funerali si sono svolti nella chiesa parrocchiale della Santissima Annunziata di via Bassagrande a Marina di Carrara