La meravigliosa, fantastica e “storica” cavalcata dell’ U19 della Lnd Liguria

Prima o poi doveva accadere. Vuoi perchè avevamo già sfiorato in precedenza tale traguardo, vuoi perchè la femminile di Maggi nel 2019 aveva disputato la finale, vuoi perchè nelle ultime edizioni i rapporti gerarchici sono molto cambiati (Friuli , Puglia e Marche nelle ultime stagioni erano arrivate in fondo e non si distaccano di molto dalle ns potenzialità). Questa è stata la volta buona. Senza nulla togliere all’impresa dei ragazzi di Chiappucci, si tratta della prima vittoria del titolo in “categoria” ma non assoluta. Si farebbe torto agli Allievi di Stoppino (1976) nell’asserire che la Liguria non aveva mai vinto il Torneo delle Regioni. Legittimo invece definire “generazione d’oro” la formazione di  capitan Zinnari, la prima a vincere nella categoria Juniores. E questo non solo per il successo espresso nella manifestazione organizzata in Piemonte ma per quanto raccontato dal nostro campionato di Eccellenza. Una squadra tenace e volitiva, che non ha perso la testa, riuscendo a segnare l’1 a 1 nella finale contro i triveneti al 97′ con Jebbar e che si è poi dimostrata implacabile dal dischetto come già era accaduto con la provincia di Trento. La freddezza dagli undici metri e il rigore parato da Scalvini hanno permesso alla rappresentativa della nostra regione di salire sul gradino più alto del podio. Dal dischetto si sono presentati, nell’ordine, Tussellino, Fatnassi, Favazza, Tomè e Thiam, tutti implacabilmente in gol. Se alla vigilia del torneo c’era la sensazione che questa formazione potesse fare bene, complice un sorteggio certamente benevolo, tutto ciò si è trasformato in realtà. Leggendo i nomi della distinta spiccano molti giocatori protagonisti nelle varie squadre di appartenenza da Mariani, Thomas Graziani e Scalvini che sono pedine importanti dell’Albenga volata in serie D a, restando in territorio savonese, i vari Berretta, Baglyuk e Fontana che sono punti fermi della Cairese di Alessi forte del suo ottimo terzo posto.Per non parlare degli imperiesi Jebbar, Fatnassi, Morchio e dell’arenzanese Damonte. Un plauso va allo staff guidato dal dirigente di lungo corso Pinuccio Ferrando.