La settimana cruciale per dare un senso importante a questa stagione, per il Vado non è iniziata come avrebbe voluto. Avevamo messo in guardia dalle insidie che si nascondevano nella trasferta in casa dei corsari di Barilari, ma il big match della 33^ giornata ha ridimensionato le forti aspettative rossoblù. Ci sta perdere in casa della prima in classifica e ci sta recriminare per l’inferiorità numerica dal 56° (doppio giallo per De Bode) ma alla fine, come ha riconosciuto onestamente mister Didu i levantini sono apparsi troppo forti. Zero occasioni gol parlano da sé! Ora dopo la sbornia ( nel titolo del pezzo ho preso in prestito una frase tratta dal brano con cui Marco Mengoni ha stravinto, guarda la coincidenza, a Sanremo “2023) occorre riprendersi in fretta perchè domani al Chittolina arriva la seconda della classe (la Sanremese) e bisogna riscattarsi a tutti i costi. Il Vado rimane buon terzo ( anche se il Bra a soli 3 punti di distanza non demorde). Ho sentito parlare di solite trame non riuscite, da sponda vadese, ma il timore fondato è che le stesse riescano solo in virtù di determinati avversari. Ancora una volta quello con i matuziani (che dispongono di due risultati) si potrebbe rivelare lo step atteso da ben 3 anni.Segnare il passo dopo 9 vittorie (9) di fila non è certo un dramma, ma incassare una seconda sconfitta consecutiva darebbe il là ad una serie di rimpianti. Primo fra tutti aver rinunciato a far esordire giovani del vivaio per inseguire una piazza d’onore che perde molto peso se si considera che la società della famiglia Tarabotto è ultima nella speciale classifica DValore. Chiaro che se si vuole essere competitivi lo spazio per le promesse diviene inferiore ma tutti gli altri club cercano di unire le due cose. Se vale per la Juventus di Faggioli e Miretti (schierati in semifinale di Coppa Italia) non vedo perchè non debba valere dalle parti di Capra e compagni. A proposito anche la Juniores Nazionale del tandem Gracchi-Sacco tenterà l’impresa qualificazione ai play off proprio a Sanremo e pertanto trattasi di una sfida incrociata. Non posso infine esimermi dall’apprezzare la bella iniziativa dell’aver regalato uova e giochi ai piccoli pazienti dell’ospedale San Paolo. Questa nobile sensibilità alla promozione da parte del Vado va sottolineata.