Giano bifronte : il Dio che può guardare al passato e al futuro

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In età repubblicana, tra il III e il II sec. a.c. furono costruiti a Roma, nel Foro Olitorio, allineati tra l’attuale sede stradale e il Tevere, tre diversi templi, tutti con identico orientamento, dedicati a tre divinità distinte: Giunone Sospita, Giano e Spes. Terminata la stagione di Marinelli, ora sbarcato in quel di Albenga, stiamo assistendo per quanto concerne il destino biancoblù ad una vera e propria farsa. Sull’ipotesi di “due Savona” per il prossimo anno (nuovi investitori parrebbero essersi palesati in seguito all’annuncio della creazione di un nuovo sodalizio alternativo alla Vela srl dell’avv. Massimo Cittadino) si stanno spendendo ipotesi e fantasticherie. Si inseguono fantanotizie che chiamano in causa di volta in volta potenziali investitori (vedi Galati), un ex giocatore del Torino di fine anni ’50, un “grande sponsor” dal Piemonte e così via. Sta di fatto che
il Savona FBC 1907, sta al momento saldamente nelle mani di Cittadino e soci, i quali non sembrano intenzionati nè a mollare, nè a cedere, e che anzi prospettano una riscossa a breve termine che preveda un salto di categorie, la ristrutturazione dell’organigramma e il potenziamento prospettico dell’attuale parco giocatori. I movimenti per la creazione di un club determinato a porsi come alternativa a quello attuale, stentano a palesarsi ed in ogni caso, a detta dei più, rappresenterebbero un’ulteriore dispersione . Figure tipo l’ex team manager Aonzo (legato all’ambiente Spotornese) sembra stiano lavorando per dare alla città un nuovo soggetto sportivo. Sembra dunque profilarsi lo scenario dei “due Savona“. Quello romano e quello nostrano che avrebbe come obiettivo primario il mantenere un rapporto molto più stretto con la cittadinanza e con l’amministrazione attraverso varie iniziative, che portino innanzitutto alla rifondazione di un settore giovanile e di una scuola calcio e di seguito a nutrire la speranza di raccogliere l’entusiasmo della tifoseria (o almeno di parte di essa). Anche se l’intenzione pare quella di non volersi mettere in concorrenza con il Savona già esistente la mira resta quella di andare ad aggiungersi come alternativa di primo livello. Riproporre la filosofia calcistica che era stata improntata da Grandoni per quanto concerne le leve giovanili è il mantra di premessa. Così come entrare fin da subito in sintonia con una piazza molto/molto arrabbiata. Seguirà la stipula di uno statuto apposito, ideato per una società pronta ad accogliere un contributo da parte di soci che hanno intenzione di sposare questo avveniristico progetto. L’iniziativa si vocifera che sarà supportata da consulenze esterne di rilievo. Per quanto riguarda le strutture invece andranno stabilite la sede e il campo principale, di cui si stanno valutando i costi. Nulla sembrerebbe lasciato al caso, visto che tutto verrà ponderato mirando alla sostenibilità. Per arrivare alla conclusione della trattativa servirà qualche settimana. Nonostante ciò dai primi sondaggi emerge evidente che il gruppo tifosi voglia un Savona Fbc con unica società di fatto (magari con una nuova proprietà al posto dell’attuale dirigenza romana) e che la nascita di un nuovo club piaccia al 20% degli intervistati.
con una nuova proprietà al posto dell’attuale dirigenza romana. Vedremo se lo “status quo” reggerà di fronte a queste mozioni di intenti. Se aprirà le trattative per un passaggio di mano in extremis o se andrà al confronto diretto sul campo con la società intenzionata a raccogliere l’eredità sportiva del Savona pre fallimento. Nelle ultime ore è stato svelato il nome della nuova squadra della città che risponderebbe ad ASD Savona

con i colori sociali della compagine, in biancoblù. Per adesso resiste il massimo riserbo sui nomi delle figure che comporranno l’organigramma societario e su quelli del futuro staff tecnico. Chiara la volontà di cogliere l’eredità dell’attuale Savona Fbc. Il logo dovrebbe contenere invece la celebre “Campanassa”, uno dei principali simboli della città. Su quest’ultimo punto però il condizionale è d’obbligo, questo perché non è stata ancora stata presa una decisione definitiva. Nelle prossime settimane i soci fondatori (quattro o cinque figure che saranno in seguito affiancate da altri appassionati e interessati al progetto) concluderanno le procedure burocratiche per depositare la matricola presso la Federazione. La chiara volontà del nuovo sodalizio sarebbe quella di presentarsi al bando di gara per poter usufruire della concessione dello stadio “Valerio Bacigalupo”. Intanto sabato 11 marzo gli striscioni scenderanno regolarmente in campo per onorare il campionato fino all’ultima giornata trovandosi di fronte l’Olimpic rinato dopo la cura dell’ottimo mister Berogno.