Gli anni ruggenti del Laigueglia (1): La potenza della Tv

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Per i giovani che leggono questo post sembrerà incredibile quello che si va a scrivere, mentre coloro che “ne hanno viste tante” sarà un nostalgico tuffo nei ricordi questa serie di tre puntate che ripercorre i fatti del Trofeo Laigueglia che si correrà il primo giorno di marzo.  Oggi parleremo della forza che ha avuto la TV nel rendere famosa in Italia questa corsa che una volta segnava il via ufficiale della stagione, poi nei post successivi ci soffermeremo sull’importanza turistica che aveva il Laigueglia, e nell’ultima parleremo del mitico albo d’oro della corsa. Dicevamo che per i giovani sembreranno incredibili alcune cose come quella che fino a metà degli anni 80 la RAI trasmetteva soltanto qualche ora al giorno, con palinsesto che iniziava alle 12,30 per concludersi alle 14 dopo il Telegiornale e riprendere alle 17. Quella che oggi chiamiamo Rai1 era il Programma Nazionale fino al 1976 quando ci fu la riforma e tanto era lo spazio dedicato allo sport, aspetto non trascurabile per invogliare i giovani a praticarlo ed amarlo. Tra le 14 e le 17 i programmi si aprivano appunto per dirette sportive e il Laigueglia godeva di una diretta di oltre un’ora che veniva raccontata dal grande ed indimenticabile Adriano De Zan (per tutti coloro che non lo hanno ascoltato si raccomanda di consultare You Tube ). E non era facile commentare quando esistevano soltanto le telecamere fisse sull’arrivo e Adriano si faceva raccontare gli sviluppi della corsa dal collaboratore Farolfi.  Poi con l’avvento delle telecamere mobili si potevano seguire gli ultimi trenta chilometri, rigorosamente in bianco e nero. De Zan arrivava a Laigueglia,  come del resto quasi tutte le squadre, una settimana prima della corsa e questo per fissare nei suoi occhi le facce dei corridori e ricordarsi poi a memoria tutti i nomi nel racconto della gara. I bar del ponente si riempivano di gente che magari usciva dal lavoro per vedere l’arrivo e naturalmente gli ascolti erano altissimi. Poi della corsa si narrava ancora alle 19,45 quando era in onda il Telegiornale Sport e durante il Telegiornale con in studio il maestro Maurizio Barendson. Certo che il Laigueglia era davvero una grande vetrina promozionale per tutto il Ponente che si riempiva di appassionati lombardi e piemontesi.  Questo va ricordato oggi quando magari qualcuno storce il naso al passaggio della corsa perché per quanto siano cambiati i tempi il Laigueglia fa sempre parte della storia sportiva del Ponente. E’insomma la nostra classica monumento.

Nella foto Adriano De Zan, mentore del Laigueglia