L’ascolto delle organizzazioni sportive: stato di salute, previsioni e bisogni futuri

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L’indagine, condotta da Sport e Salute con la collaborazione di SWG e Kratesis, ha coinvolto le organizzazioni sportive del mondo dilettantistico e afferenti all’ecosistema del fitness per restituire un quadro d’insieme sull’impatto della pandemia e delle restrizioni al 2021-2022.
Le interviste svolte a luglio 2022 hanno coinvolto un campione complessivo di 2.514 organizzazioni sportive italiane.
Dalla ricerca è emerso che per le organizzazioni sportive il 2021 è stato un anno di transizione, con un recupero soltanto parziale: per la maggioranza, infatti, il calo degli iscritti e dei ricavi è rimasto superiore al 20%, rispetto al periodo pre-pandemia. La riduzione del numero di collaboratori è invece rimasta elevata per 1 società su 4.
Come evidenzia il grafico sottostante, il 2022 segna una ripresa significativa del numero di iscritti (in aumento nel 2021 per il 61% delle organizzazioni) e dei ricavi (cresciuti per il 53%), mentre il numero dei collaboratori rimane stabile per oltre i due terzi delle società intervistate. Iscritti e ricavi crescono soprattutto tra le fila delle società private (Spa ed Srl) non affiliate a organismi sportivi, con più di 10 addetti.
A fine giugno 2022 il 63% delle organizzazioni afferma comunque di aver riattivato completamente la propria offerta, mentre le restanti svolgono solo una parte delle attività. Maggiori difficoltà in questo senso si riscontrano tra le società più piccole, tra le affiliate agli EPS e al Sud.
Secondo i gestori, le motivazioni che terrebbero ancora distante una fetta di praticanti riguardano la ridotta propensione alla spesa, le chiusure e le restrizioni legate alla pandemia, ma anche nuovi bisogni di flessibilità, autonomia e personalizzazione dell’offerta sportiva.
LO SPORT COME SERVIZIO ONLINE
Se con la pandemia oltre il 40% delle società ha erogato una qualche forma di servizio sportivo online, queste attività̀ – per molti motivate dalla necessità di mantenere un legame con la base degli iscritti – sono state progressivamente abbandonate con la ripartenza dalla maggioranza delle organizzazioni: Solo il 16% del campione, continua infatti a erogare servizi online in particolare le società sportive affiliate agli EPS, con maggior frequenza nel Nord Italia.
UNO SGUARDO AL FUTURO
Nonostante il quadro ancora incerto molte società sportive esprimono un outlook favorevole in riferimento al medio periodo: 8 su 10 contano di recuperare il numero di iscritti, ricavi e collaboratori pre-Covid al più entro il 2025, in particolare quelle storiche, di dimensioni medio-grandi e affiliate a una FSN. Guardando al futuro le società sportive invocano in particolare incentivi per utenze e locazione (in particolare tra SSD affiliate agli EPS) ma esprimono anche necessità di fondi da dedicare all’acquisto di attrezzature e a specifici progetti (in particolare le società affiliate alle FSN). Alla richiesta di incentivi si affianca una specifica richiesta di servizi per la propria organizzazione:
sostegno nella promozione (33%),
sostegno nell’organizzazione di gare ed eventi (28%),
bisogno di formazione (27%)
supporto legale-amministrativo (26%).
Come si deduce  vi è un ben più marcato orientamento verso i temi della promozione e del marketing, anche rispetto al passato, segno che le società sportive stanno maturando consapevolezza circa la necessità di attrarre nuovi iscritti e le modalità concrete di realizzazione.