Coppa Italia di Eccellenza. L’ Imperia di Bocchi batte la Lavagnese 2 a 0 e si aggiudica il trofeo.

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Magari non resterà agli annali come qualità tecnica la la  sfida tra le deluse del campionato ( retrocesse dalla serie D) è andata con merito alla squadra di GianLuca Bocchi, che riesce così a tenere aperta la possibilità di risalire di categoria grazie al meccanismo degli spareggi nazionali essendosi aggiudicata la fase ligure. Le due reti seppur arrivate su calcio di rigore (capitan Giglio ha trasformato il primo penalty al 34′ del primo tempo mentre nel recupero della prima frazione di gioco il raddoppio porta la firma di Sancinito), sanciscono una superiorità di mentalità emersa sin dalle prime battute. “Sono molto soddisfatto perchè nelle ultime settimane ho visto la squadra crescere sotto ogni punto di vista – ha dichiarato un raggiante Bocchi – c’è grande determinazione, applicazione ed i risultati sono la conseguenza del nostro lavoro. Dedico questa vittoria a mio padre.” Le due ambiziose compagini sino ad oggi non hanno convinto appieno. L’inizio di campionato alquanto deficitario ha portato all’esonero sul fronte genovese di mister Cammaroto e di mister Lupo su quello imperiese decretando come conseguenza un grande distacco rispetto all’Albenga capolista solitaria: ingauni a + 14 sull’Imperia e a + 12 levantini. Il successo nerazzurro, fortemente sostenuto dalla cornice festosi dei supporters Samurai, ha forte tinte savonesi, visto che tra i principali protagonisti, oltre a Bocchi (una vecchia conoscenza del Savona, leggasi spareggio per la C), c’erano anche l’ex Albisola e Albenga, Davide Sancinito e l’ex capitano della Cairese Francesco Saviozzi. Il terzo suggello nella lunga storia del club ( nel 2005/6 contro l’Entella gol su penalty, guarda caso di Bocchi con in panchina Giancarlo Riolfo e nel 2011/12 vittoria sempre ai calci di rigore sul Sestri L) premia l’operato della dirigenza imperiese ( in primis il presidente Gramondo) e nel frattempo il club resta con le antenne alte per garantirsi la completezza di un organico che possa competere per il secondo posto in campionato. La formazione vincente:

davanti al giovanissimo portiere Cella (2003) allenato dal “monumento” Gianni Minori si è schierato un pacchetto difensivo composto dall’esperto Ravoncoli, Guida, Virga e Gandolfo. Fortissimo il centrocampo composto da Sancinito e Giglio in mezzo a dettare il gioco e sulle fasce esterne da Jebbar (2004) e Campelli. A completamento la neo accoppiata Saviozzi-Cassata