A Rafal Majka la Catena Incatricchiata 2022 dell’ Ortovero

Ogni anno il Circolo Sportivo Ortovero guidato da Maurizio Tarello assegna questo premio realizzato da Bruno Valdisserra al corridore protagonista del più sfortunato episodio ciclistico della stagione

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VILLANOVA D’ALBENGA- Verrà assegnato venerdì 25 novembre ad uno sfortunato e grandissimo ciclista polacco Rafal Majka il tradizionale premio che viene consegnato ogni anno al campione che è stato protagonista dell’ episodio agonistico maggiormente sfortunato della stagione. “ Naturalmente nel ciclismo– spiega il presidente del Circolo Sportivo Ortovero, Maurizio Tarello, la società che ha ideato il premio- episodi ce ne sono tanti ad ogni stagione ed addirittura ne avvengono a decine a volte in una stessa gara. Il nostro riconoscimento va ogni anno a quello che a noi dell’ Ortovero ha colpito di più e quest’anno abbiamo scelto quello occorso a Rafal al Giro di Francia, scalando il Mur de Peguere: un salto di catena che gli ha causato uno strappo muscolare. L’ incidente lo ha costretto il giorno successivo al ritiro dalla Grande Boucle”.
Il premio “Catena Incatricchiata” è stato istituito nel 2013: ogni anno premia l’ atleta, o il personaggio del ciclismo che, secondo la giuria inappellabile del sodalizio organizzatore, il Circolo Sportivo Ortovero, ha vissuto l ‘episodio più sfortunato della stagione. Premia l’atleta che, per svariate ragioni, nel momento topico di qualcosa, incappa in un episodio sfortunato, in un incidente, in un episodio, che ne limiti o precluda il risultato: inoltre l’ambito in cui viene assegnato questo premio è prettamente ciclistico. La cerimonia si svolgerà, con inizio alle ore 20, presso il Ristorante dell’ Hotel Hemitage di Villanova d’ Albenga. La consegna avverrà durante la cena sociale tradizionale dell’ASD Ortovero: un evento che ogni anno riunisce non solo i ciclisti ed i sostenitori della squadra di Tarello, ma anche amici e personaggi di spicco del mondo ciclistico nazionale. Il Premio consiste in una “Catena Incatricchiata” (Campagnolo, Shimano o Sram) su tavolozza in legno, che reca il cognome dell’atleta vincitore e che viene riprodotta in un unico esemplare ed artigianalmente dal mitico artigiano albenganese Bruno Valdisserra.
“Il premio – conclude Tarello- non ha alcun valore venale, ma vuole essere un riconoscimento ed un risarcimento morale all’atleta che dopo immani fatiche e sacrifici ha dovuto invece fare i conti con la sfortuna”.
I soci e gli amici della squadra ciclistica del Circolo Sportivo Ortovero, che conta un centinaio di iscritti, vivono questa festa in uno spirito di goliardia, allegria ed amicizia.
Il premio è nato da un’idea del “capitano” Massimo Botti, e del commentatore televisivo ed ex professionista Riccardo Magrini (che come ogni anno sarà presente a Villanova alla consegna del premio) in seguito alla sua celebre frase con la quale, in diretta su Eurosport, durante la 15esima tappa del Tour de France 2010, descrisse l’incidente meccanico accaduto ad Andy Schleck durante un attacco sul Port de Bales, che gli costò la perdita della maglia gialla a favore di Alberto Contador. Questo l’Albo d’Oro del premio. 2013 Alessandro Ballan;
2014 Alessandro Petacchi; 2015 Oscar Gatto; 2016 Moreno Moser; 2017 Riccardo Magrini; 2018 Gianluca Brambilla e Claudio Pasqualin; 2019 Matteo Trentin; 2020 e 2021: non assegnato causa Covid; 2022: Rafal Majka.
CLAUDIO ALMANZI