Due punti su 9 conquistati nelle ultime 3 gare ridimensionano in parte l’ottimo percorso della rinnovata squadra rossoblù da inizio campionato ma non fanno cambiare di certo i programmi. Predica calma ed equilibrio Didu, un mister che come non si era esaltato prima non si scoraggia adesso. Inoltre pur non essendo andato oltre un pareggio in casa della Fezzanese (2-2 il risultato finale) Capra e compagna rimangono terzi anche se la vetta della classifica è ora però salita a 7 lunghezze di distanza. Ecco le note positive. Ancora in gol il rientrante bomber Di Renzo (rigore del pari all’89°) e partita condotta per buoni tratti nonostante assenze di rilievo (Lo Bosco, Castelletto, De Bode, in squalifica oltre ai lungodegenti Cirillo e Tinti, e con Spanu e Adusa non al meglio). Ecco le note negative. Ancora troppe le distrazioni difensive (le marcature incassate con le ultime due subite contro i verdi spezzini salgono a 17 : sicuramente eccessive se si vuol stare in testa) e le ripartenze accusate sulla falsariga di quelle patite con il Ligorna. Anche sul fronte cartellini (gialli o rossi che siano) bisogna riporre maggiore attenzione : dalla gestione dell’aspetto disciplinare si vede la competitività di un grande team. Anche l’allenatore (espulso) ne ha fatto le spese e la sua assenza peserà moltissimo qualora dovesse rimanere colpito da provvedimenti. Ritengo sia l’anima di questa “resurrezione” e contro il Gozzano (buon quarto a quota 19, magari non così spumeggiante ma senza dubbio ermetico) proprio non ci voleva, specie in considerazione del recupero di tutti gli effettivi come preannunciato. Un match quindi, da giocare più con la testa, magari rinunciando inizialmente a qualche eventuale sbilanciamento azzardato in virtù del saper attendere. La pressione dell’ambiente Vado in salsa Tarabotto spesso è disorganica all’ordine e alla razionalità, aspetti con cui bisogna fare i conti. Cercare di vincere sì, ma ” cum grano salis”. Uno scivolone porterebbe il tutto all’anno Zero o quasi.
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