In Germania l’obiettivo è quello di portare avanti tanti giovani che possano esordire in prima squadra e perché no, nel calcio professionistico. Anche se non si ha il trascorso e le possibilità economiche delle grandi società si può fare bene. In Italia squadre come Atalanta e Empoli per fare un esempio nostrano, portano molti giovani in prima squadra e questa è la dimostrazione. Cosa ancora più importante, nelle società non si guarda al risultato ma alla crescita globale dei ragazzi e del settore giovanile.
Non si scopre il vaso di Pandora dicendo che come il Paese reale anche il calcio, come sistema, è ripartito da lontano, sfruttando un’opportunità che diviene volano sportivo: ad esempio i Mondiali del 2006. Un’occasione che non è morta all’indomani della notte di Berlino ma che vive ancor oggi e fa primeggiare il calcio teutonico in Europa e nel mondo. Ma il vero segreto della Federazione insieme alla Lega calcistica non sono stati i Mondiali ma sapere che nel 2006 ci sarebbe stato tutto il mondo a guardare la Germania. Già nel 2000 infatti i vertici di Francoforte avevano investito 520 milioni di euro nella costruzione di 366 “stützpunkte” e di 29 “stützpunktkoordinatoren”, le basi di formazione e i centri di coordinamento. E ancora oggi la federazione spende 2,5 milioni al mese per la loro manutenzione. La Dfb ha messo a punto una programmazione e delle regole precise che son divenute chiavi della rinascita negli anni, con costanza, aumentando il numero degli osservatori federali nei confronti dei ‘giovanissimi’ talenti da crescere, setacciando la propria zona di competenza alla ricerca di talenti tra gli 11 e i 15 anni. I più promettenti vengono convocati nei “Stützpunkte”, i punti di ritrovo della federazione dove vengono allenati in piccoli gruppi e dove avviene la prima scrematura. Si fissano regole ferree e chi sgarra è fuori.
Da lì in poi, entrano in gioco i club che prendono gli elementi migliori per i settori giovanili secondo parametri imposti dalla Federazione. Perchè tutte le società che vogliono essere affiliate alla Dfb devono superare test severissimi d’efficienza. Tutte le società per partecipare ai campionati nazionali devono possedere un settore giovanile completo di tecnici aggiornati, campi, palestre, medici, fisioterapisti, insegnanti, psicologi e perfino di attrezzature per lo svago. Nulla è lasciato al caso, tutto è pianificato così come i bilanci delle stesse società che sono positivi, con introiti che arrivano da investimenti diversificati. Una parte dagli stadi rigorosamente di proprietà, una parte dal merchandising, una parte dai diritti televisivi da rivendere in patria e all’estero. Che permettono ai club di poter spendere e costruire squadre di primissimo livello come è accaduto nella stagione del triplete bavarese coincisa con la finalissima di Champions League tutta teutonica con il Bayern che ha affrontato il Borussia. Cosa David Alaba, Holger Badstuber, Bastian Schweinsteiger, Owen Hargreaves e Sammy Kuffour hanno avuto in comune?
Sono tutti fatti al momento grande come laureati della squadra juniores Bayern.Tutti e cinque hanno speso molti dei loro anni di formazione presso l’accademia giovanile Säbener Strasse.Il condominio adiacente alla sede principale è stato costruito nel 1990, allo stesso tempo come quarti degli ex professionisti.La struttura può ospitare fino a 20 giocatori di età compresa tra 15-18, i cui centri di casa sono troppo lontano da Monaco di Baviera per il pendolarismo quotidiano di formazione.Ci sono anche camere per giovani sperimentatori.Una sala comune al piano superiore dispone di una cucina e di una sala giochi.Un team di fino a undici tutor è a disposizione per aiutare con il lavoro della scuola nel pomeriggio.L’accademia che offre una base perfetta per l’attenta valorizzazione di giovani talenti che cercano di seguire le orme di giocatori del calibro di Schweinsteiger & Co è gestita dal 2007 da Gertrud Wanke, che è di fatto e’ una sorta di guru che ha tra i suoi compiti quello di alimentare costantemente le speranze di talento, assistito in quest’opera da animatori qualificati e tutors come Andreas Kronenberg, cui viene assegnato in particolare il compito di aiutare i ragazzi a fare un uso produttivo del loro tempo libero.Gli uffici amministrativi sono coordinati da Wolfgang Dremmler, direttore delle sezioni giovanili.
Concludiamo l’excursus sul calcio giovanile teutonico mettendo a disposizione un piccolo glossario di termini collegati al mondo del pallone:
l’allenatore der Trainer (=)
l’arbitro der Schiedsrichter (=)
l’attaccante der Angreifer / Stürmer (=)
la barriera die Mauer (n)
il calciatore der Fußballspieler (=)
il centrocampista der Mittelfeldspieler (=)
il commissario tecnico der Trainer (=)
il difensore der Verteidiger (=)
il guardalinee der Linienrichter (=)
il marcatore der Torschütze (n)
il portiere der Torwart (e)
la punta die Sturmspitze
la squadra die Mannschaft (-en)