La prova del “nove” è in arrivo

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Che il Vado passasse a Stresa (2-3 il finale) lo si poteva immaginare e prevedere. Pur con qualche patema d’animo (il gol da tre punti di Jonathan Adusa, esterno ghanese proveniente dal Lentigione alla prima rete stagionale, è pervenuto in prossimità del novantesimo con i locali in dieci) è così giunto il quinto risultato utile di fila. Ora un terzetto Ligure è al comando della classifica: Sestri L (22), Sanremese (21) e il club rossoblù a quota 20. Tra le inseguitrici un drappello formato da 4 squadre a 16 tra cui i genovesi del Ligorna prossimi avversari al Chittolina. Della partita in riva al lago Maggiore come riscontri negativi ne segnaliamo due. Il primo è il rammarico per aver dovuto subire ben 2 rigori in un solo tempo (il primo) entrambi realizzati da quel marpione di Pietro Tripoli (come dimenticare le sue “serpentine” in biancoblù!). Il secondo coinvolge Luca Di Renzo trentaduenne bomber torinese (9 goals in 8 partite e capocannoniere del girone) sempre più trascinatore nello scacchiere di mister Didu, il quale è incappato in turno di squalifica per aver rimediato il quinto cartellino giallo. Un caso che definirei “atipico” in quanto di norma questo tipo di destino è più pensabile attenderselo per un difensore e non per un attaccante. Fatto sta che con il Ligorna, la squadra che, ricordiamolo, ha eliminato il Vado nel primo turno di Coppa, non ci sarà. Un gran peccato perchè il suo apporto sarebbe stato senz’altro utile in ottica Ligorna. Eh sì! Perché sinora gli unici due passi falsi, De Bode e compagni li hanno fatti con due delle prime 10 (Castellanzese e Casale) e i biancoblù di Roselli imbottiti di ex (da Donaggio a Bacigalupo e Gulli, passando per Scannapieco e Lipani) sono certo che daranno non poco filo da torcere corroborati da tandem Ricci-Battiston (ecco materializzarsi la cosidetta “prova del nove” per testare le ambizioni del gruppo). Bisognerà fare attenzione al loro 3-5-2 formato trasferta, perchè se è vero che Tommaso Spanu (terzino sin fluidificante classe 2002) può essere considerato la rivelazione di questo primo scorcio è altrettanto vero che disponga di una fase difensiva da rivedere. Difficilmente Didu rinuncerà al suo collaudato 4-3-3 dove è probabile il tridente Capra-Lo Bosco-Adusa ma un pensierino a disporsi a specchio credo che ci potrebbe anche stare. Concludo con un pensiero per il patron Franco Tarabotto (felice e soddisfatto) per questa tanto desiderata e attesa partenza “sprint” che ha voluto degnamente celebrare, in collaborazione con l’amministrazione pubblica, il 100° anniversario della conquista della prima Coppa Italia del Vado (vinta nel 1922 battendo l’Udinese grazie ad un missile dello sfondareti Felice Levratto) con un murales creato dall’artista Matteo De Martin Pinter e dal collettivo Mostra-Mi. e realizzato nel perimetro dello stadio raffigurante quattro importanti momenti che rappresentano oltre alla squadra vincitrice della Coppa, la Vado industriale e le sue storiche fabbriche, la Vada Sabatia e le opere di Arturo Martini. Grazie Presidente!