Radio 104 : un’emittente sempre sul pezzo anche nel settore dello Sport

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Parliamo di uno score di 44 anni di storia che l’hanno portata ad essere la radio più ascoltata di Savona e provincia. Ora, con l’avvento del nuovo editore Marco Fiore, Radio 104, che abbandona il nome storico di “Savona Sound, si è totalmente rinnovata ed è tornata in mezzo alla gente. Nuovi programmi, nuovi speaker e musica al passo con i tempi, fanno di Radio 104, la radio che può essere ascoltata da un vasto pubblico, dai giovani ai meno giovani, che troveranno sempre in onda programmi e musica di interesse. Con la nuova proprietà, inoltre, è iniziato un cammino di espansione con l’acquisizione di altre frequenze per ampliare il segnale ed essere presenti, in modo capillare, in tutta la Liguria. Radio 104 ha quindi un respiro “nazionale”, ed è per questo, che non può mancare l’informazione a cura della redazione giornalistica di 104 News, anch’essa totalmente rinnovata. A tale proposito martedì 11 ottobre alle 17.15 sotto il coordinamento e la regia di Fabio Calvari direttore Artistico di Radio 104, speaker radiofonico, conduttore tv e tanto altro e con l’interazione del valente giornalista Gianluca Firpo si è trattato il tema ” I Giovani e lo Sport”, special guest il dott. Felicino Vaniglia collaboratore del Comitato Regionale Ligure della Figc e delle Scuola Regionale del Coni (Palma di Bronzo ANMes), nonché responsabile tecnico della Libertas (sez.calcio) e dell’Asr Cantera Torre de Leon e direttore editoriale dell’Eco dello Sport. Nel corso di una piacevole ed interessante intervista/report sono stati analizzati ed approfonditi tutti i fenomeni sociologici (l’ospite insegna a contratto in diversi Atenei), psicologici e ambientali che affliggono le next generations in ambito sportivo a partire dall’abbandono prematuro dovuto all’insorgenza del burnout analizzato nelle sue 4 fasi ( entusiasmo idealistico verso il lavoro, stagnazione, frustrazione e disimpegno) sino ad arrivare agli aspetti riguardanti lo sport al femminile in una società (quella italiana) dove gli stereotipi sono duri a morire! L’immagine delle donne sportive diviene spesso una questione di genere (Gender Gap). Sebbene in Italia la “Carta dei principi dello sport per tutti”, redatta nel 2002, reciti che “praticare lo sport è un diritto dei cittadini di tutte le età e categorie sociali”. Arriverà il giorno in cui riusciremo ad abbattere il muro dei preconcetti? si ci è chiesti. Quel giorno sarà importante perché tutta la società dimostrerà di aver capito, una volta per tutte, quanto le differenze di genere siano un limite enorme e quando, invece, la condivisione d’intenti e la sana competizione siano un valore assoluto e di grande ispirazione. Il Ct Vaniglia (una vita dedicata con passione educativa e tantissimo impegno al calcio : allena dal 1971) nel rispondere alle attente ed interessanti domande del duo di casa ha potuto spaziare con conoscenza, competenza ed esperienza in lungo e in largo offrendo spunti di riflessione agli ascoltatori. Si sono pertanto scandagliati gli aspetti positivi (specie valoriali) e quelli ahimè negativi (dai genitori ultras, alla ricerca spasmodica del risultato, dai sistemi selettivi che escludono i tardivi (un vero circolo vizioso), alla dispersione di potenzialità che avviene degli Under, che ruotano attorno al mondo dello sport giovanile. E’ stata un’occasione di verifica e di aggiornamento arricchita da raid sul “neo standard”, ovvero l’evoluzione del linguaggio dall’avvento delle nuove tecnologie e cenni sil “bio-banding” un metodo che permette di suddividere i giocatori per gli allenamenti e le partite in base all’età biologica anziché cronologica. I sostenitori di questo approccio (tra cui Vaniglia) ritengono che migliori lo sviluppo dei talenti, l’ambiente di apprendimento e garantisca pari opportunità alle giovani leve del calcio. Non basta più pensare solo a resistenza ed intensità ma come più volte si è ripetuto durante l’incontro occorre promuovere una definitiva e vincente “rivoluzione culturale” nel nostro amato Paese, altrimenti rimarremo indietro!