Ci voleva una vittoria per far dimenticare la sconfitta di Castellanza e la squadra di Didu l’ha ottenuta. La gara con il Chieri si è dimostrata più ostica del previsto (i piemontesi seppur fortemente penalizzati da due squalifiche di peso si sono dimostrati spuntati ma oltremodo coriacei) ma alla fine sbaglia chi pensa solo al rigore ( generoso) trasformato da Di Renzo (capocannoniere del girone a quota 5 centri in 5 gare) perché il clamoroso palo centrato da Lo Bosco in semirovesciata conferisce legittimità ad un risultato che la squadra del presidente Sorrentino ha fatto ben poco per rovesciare specie in fase di attacco.Forse non è solo demerito di Alvitrez e compagni, ma magari merito dei rossoblù che per compattezza e determinazione hanno giostrato con la mentalità che si deve avere in questa difficile categoria. Siamo solo agli inizi ma mi sento già di dire senza temere smentite che due delle 4 migliorie che a più riprese auspicavo che la società apportasse sono state centrate. Si chiedeva un allenatore più esperto e “sgamato” e Didu confà appieno a questi due prerequisiti. Basta ascoltare una sua intervista per rendersi conto della differenza. Si voleva poi che in appoggio o in alternativa a Lo Bosco ci fosse un attaccante vero, di peso, insomma un bomber. E Di Renzo finalmente da spessore ad un reparto che la scorsa stagione aveva vissuto quasi solo sulle prodezze di Aperi. Mancano ancora due passaggi chiave e poi l’attuale già confortante secondo posto potrebbe tramutarsi ancora in meglio. Dopo due retrocessioni consecutive ed una salvezza ottenuta nell’ultimo turno trovarsi in questa situazione lascia ben sperare. Ma prima che tutti salgano sul carro va riconosciuto che il cambio di marcia (metodo di lavoro e mentalità) l’ha portato il neo mister anche se inevitabilmente anche lo staff ed in particolar modo il tandem Tarabotto L-Olivieri gradatamente a furia di errori stanno gradualmente migliorando. Spiace che non si sia provato ad attingere al blocco 2004 che ben si era comportato nei Juniores Nazionali. Spiace vedere che la distinta del Chieri in termini di anni anagrafici era molto più next generation. Su questo tema come su quello relativo alla preparazione atletica adeguata tornerò. Per ora attendiamo con buone sensazioni la trasferta di Fossano, un club che da anni è alle prese con lo spauracchio retrocessione e che per budget investito vale un quarto del potentato tarabottiano.Guarda caso nelle ultime posizioni spiccano le abbonate alle zona play out. Il livellamento a quanto pare in questa stagione pare esservi ma solo nei quartieri alti dove manca un battistrada di rango e la Sanremese dopo il recente bis di pareggi sembra quella a cui siamo da tempo abituati.