Tutti a lezione di “Buttismo “

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Forse chi scrive è condizionato da una lunga amicizia con il mister dell’Albenga che ritengo, soprattutto di questi tempi, una perla rara nel mondo del calcio. Ma è indubbio che Pietro Buttu, ancora una volta, ha messo il suo marchio di bravura nella nuova affascinante avventura con l’Albenga. Chi aveva dubbi sulla forza del team bianconero, costruito in poche settimane, si è già ricreduto e non esitato ad abbonarsi per seguire tutte le partite interne. L’Albenga, dopo tre settimane, guida l’ Eccellenza a punteggio pieno,  con tre punti di vantaggio sull ‘Imperia, dagli esperti considerata favorita. Certo siamo agli inizi, la classifica dopo tre turni vale come un exit poll dopo le elezioni, ma non conta solo quella. Il pubblico, come mi diceva stamattina un sostenitore bianconero, va al Riva a prescindere,  perché sa, qualunque sia il risultato, uscirà appagato, contento di aver trascorso una bella domenica di calcio. Perché l ‘Albenga, con la grinta e la capacità di Buttu, non si arrende mai, capace di capovolgere le sorti di un incontro a suo favore. Non a caso Buttu ha ricevuto anche in questa stagione richieste di collaborazione con importanti club. Lui capace di saper migliorare le qualità tecniche dei suoi giocatori, senza mai eccedere in proclami e mantenendo un basso profilo. Noi abbiamo coniato il termine Buttismo per individuare ancora di più le sue capacità  e molti cercano di prenderne spunto. All’amico Buttu rivolgo oggi una preghiera: quella se possibile di dedicare la vittoria al compianto collega Antonio Gallizia. Lui, ogni volta che tornavamo a casa dalla redazione alla domenica sera, non si capacitava del come uno come Buttu non fosse arrivato più in alto. Meglio così perché possiamo godermela noi, sicuri che ci stupirà ancora.