Anni fa tanti appassionati del calcio locale, compreso chi scrive, lanciarono un’idea che poi fini nel vuoto. Oggi, il giorno dopo una serie di splendide notizie dal mondo del pallone che hanno coinvolto la città delle Torri, questo tema torna a galla. Ma perché, ecco il quesito, pur mantenendo tutte la loro indipendenza e i settori giovanili, non si fa una società comprensiva dei dirigenti di tutte le realtà delle zone con obiettivo di portare la squadra della città ad una serie dignitosa se non importante, tipo una C? Qualcuno dice che tutto questo non è possibile perché da noi non esistono aziende o imprenditori in grado di sostenere una simile operazione., ma non fa conto con aziende che, pur essendo lontano da noi, sarebbero interessate ad investire nella Riviera di Ponente. Lanciamo questa idea perché le forze e la passione non mancano, come dimostra la domenica appena passato dove l’Albenga chiude i playoff con una rotonda affermazione a Rapallo, il Vadino conquista la promozione in Prima e il Pontelungo si qualifica per le finali regionali playoff. Risultati non frutto del caso, ma di programmazione, professionalità e serietà. Quindi si potrebbe provare, certo con l’aiuto delle istituzioni, a provarci. Altrimenti non rimane che continuare a navigare a vista, come nell’era paleolitica e con la speranza che questa parola non convinca a portare altri dinosauri in città.